Secondo quanto emerge dal confronto di diversi studi internazionali, gli abusi sui minori sono "fenomeno complesso e colpiscono milioni di bambine e bambini nel mondo, senza contare che conoscerne l'esatta prevalenza è difficile, dal momento che spesso la violenza viene alla luce dopo molto tempo". Si nota anche una particolare differenza verso il genere della vittima: "il tasso di prevalenza per le ragazze è più alto rispetto a quello dei ragazzi, in alcuni casi anche più del doppio. Gli abusi sessuali sui minori sono più frequenti all'interno della famiglia e nella cosiddetta cerchia della fiducia".
Dal Report realizzato da Telefono Azzurro, frutto di ricerche effettuate nel corso degli anni e in tutto il mondo, emergono questi punti chiave. Ed è proprio da qui che è partito il confronto tra esperti al convegno internazionale "Il diritto di fidarsi. La sfida di rendere sicuro il rapporto di bambini e adolescenti con gli adulti di fiducia".
Per quanto riguarda il contesto nazionale - riporta una nota - secondo un'indagine effettuata dall'Istituto Nazionale di Statistica, nel 2014 il 10,6% delle donne di 16-70 anni di età ha subito violenza sessuale prima dei 16 anni. Questa percentuale risulta in aumento rispetto a un'analoga indagine condotta nel 2006, secondo la quale, 1 milione 400 mila donne tra i 16-70 anni aveva subito un abuso sessuale prima dei 16 anni (6,6%). Nell'80% dei casi, l'autore delle violenze è una persona conosciuta: un conoscente, un parente o un amico di famiglia della vittima.
Un’importante differenza di genere si manifesta anche nel nostro Paese.
Durante il 2020, i bambini con età compresa 0-13 o ragazzi 14-17 anni rappresentano rispettivamente il 30% e il 14% del totale delle vittime di adescamento, a fronte, rispettivamente, del 70% e 86% di bambine e ragazze. L'abuso sessuale sui minori è più frequente all'interno della famiglia e nella cosiddetta "cerchia della fiducia": come si può notare, il 48% delle vittime intervistate (n=5440) dall'inglese Indipendent Inquiry Into Child Sexual Abuse (IICSA, 2021) ha riferito di essere stato abusato/a da un membro della famiglia.
C’è da aggiungere però, che l’abuso può avvenire in tutti i contesti in cui, in realtà, il bambino si sente protetto: l’ambito scolastico, l'ambito sportivo, il contesto religioso, e in generale nelle varie realtà ricreative ed educative frequentate dai minori.
Considerando nuovamente il report sopra citato (IICSA, 2021), il 12% delle vittime intervistate ha riportato di aver subito l'abuso per mano di un insegnante/educatore, il 6% di un membro del clero, e l'1% ha riportato di essere stato abusato da un allenatore.
di VALENTINA ZIN