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Sostegno, Valditara spiega perché vuole specializzare 85mila docenti con Indire. Per Anief va bene ma con tutte le cattedre in organico di diritto,‘no’ categorico invece al prof. scelto dalle famiglie

Immagine del redattore: La RedazioneLa Redazione

Aggiornamento: 16 giu 2024

"Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, conferma la volontà di affrontare la carenza di docenti specializzati sul sostegno didattico agli alunni con disabilità"



Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, conferma la volontà di affrontare la carenza di docenti specializzati sul sostegno didattico agli alunni con disabilità: intervenendo in audizione nella Commissione Cultura della Camera, il Ministro ha illustrato le misure previste nel decreto legge 71/2024, che rappresenta anche una risposta allo sbilanciamento tra domanda e offerta di docenti specializzati, con una carenza più accentuata al Nord Italia. “L’intervento riguarda i docenti che non sono stati intercettati dai percorsi accademici e che da anni svolgono servizio sul sostegno pur privi di specializzazione” ha chiarito il Ministro: i nuovi corsi Indire avranno contenuti mirati e innovativi, incentrati sulle reali esigenze formative, con il coinvolgimento delle associazioni di persone con disabilità e del mondo accademico per definirne i programmi. “Il sistema universitario non fornisce la formazione che la scuola necessita: al Nord c’è sbilanciamento tra domanda e offerta di docenti specializzati, con una carenza di candidati”.





Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “il tema del reclutamento dei docenti di sostegno è fondamentale per la scuola e per il bene degli alunni con disabilità. Del resto, gli attuali 136mila alunni privi di insegnante specializzato sono un dato oggettivo che necessita di risposte legislative forti: come Anief rimaniamo sempre più convinti che bisogna sbloccare i posti in deroga, la metà dell’organico di sostegno, perché assegnando ai supplenti così tanti posti si precarizza tutto il settore creando i presupposti per la mancata continuità didattica agli studenti più fragili e bisognosi di supporto didattico specifico”.




“Dunque – continua Pacifico - fa bene il Ministro a specializzare così tanti insegnanti e sarebbe bene che si faccia in cambio di somme molto più basse rispetto a quelle chieste da alcuni anni ai precari: in questo modo, si creerebbero anche i presupposti per le immissioni in ruolo sulle cattedre libere, sempre a patto che passino tutte in organico di diritto, così come chiedono anche giustamente da tempo le famiglie degli alunni con disabilità. Rimaniamo invece fortemente contrari - conclude il presidente nazionale Anief – alla decisione di questo Governo di confermare il docente di sostegno in servizio nel precedente anno scolastico su richiesta della famiglia dell’alunno con disabilità, previa valutazione del dirigente scolastico”.



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