Sostegno, CDSS: "Ribadiamo il nostro impegno per un’INCLUSIONE VERA, COSTRUITA attraverso FORMAZIONE DI QUALITÁ, RICONOSCIMENTO PROFESSIONALE e un SISTEMA EDUCATIVO EQUO E PARTECIPATO"
- La Redazione
- 2 giorni fa
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L’inclusione, se autentica, non si limita a integrare ma a trasformare profondamente i contesti. Oggi, però, questo cambiamento sembra sempre più...

Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati ha partecipato ieri al seminario "L'inclusione scolastica: problemi e prospettive" organizzato da Proteo Fare Sapere e dalla FLC CGIL, un'importante occasione di confronto sul tema dell’inclusione scolastica, alla luce delle recenti novità normative introdotte dalla Legge 106/2024, attuativa del DL 71/2024.
All'incontro sono intervenuti il prof. Fabio Bocci, la prof.ssa Simona D'Alessio e la prof.ssa Marianna Piccioli, che hanno offerto contributi fondamentali per analizzare criticamente la situazione attuale.
Al centro del dibattito, in particolare, gli articoli 6, 7 e 8 della Legge 106/2024, che suscitano profonde perplessità e sollevano importanti criticità rispetto ai principi fondanti dell’inclusione scolastica.
È stato evidenziato come i nuovi corsi Indire per il sostegno si configurino come percorsi "sanatoria", totalmente online e privi di un reale valore formativo, mettendo a rischio la qualità della preparazione degli insegnanti.
A destare forte preoccupazione è anche il tema della continuità didattica, oggi sempre più compromessa. La sua gestione distorta finisce per svilire il ruolo professionale del docente di sostegno, spesso percepito ancora come "docente dell'alunno con disabilità" e non come contitolare dell’intera classe. Un'impostazione che rischia di considerare ulteriormente l’alunno con disabilità come l'alunno del docente di sostegno e non di tutto il consiglio di classe.
Il prof. Bocci ha sottolineato come le università, oggi fortemente sotto finanziate, siano costrette a ricorrere all’autofinanziamento. Ha inoltre criticato l’equivoco secondo cui l’inclusione si garantirebbe semplicemente aumentando il numero di docenti di sostegno, trascurando la dimensione culturale e organizzativa che tale processo richiede.
La prof.ssa Simona D’Alessio ha portato la voce dei dirigenti scolastici, sempre più in difficoltà nell’applicazione delle indicazioni ministeriali, spesso calate dall’alto senza preavviso e senza una visione coerente. Ha sottolineato la necessità di un’azione dall’interno, capace di sensibilizzare l’intera comunità scolastica: la scuola siamo noi e solo noi possiamo cambiarla.
Infine, la prof.ssa Marianna Piccioli ha ricordato che il diritto all’istruzione di qualità riguarda tutti gli alunni, e in particolare quelli con disabilità.
L’inclusione, se autentica, non si limita a integrare ma a trasformare profondamente i contesti. Oggi, però, questo cambiamento sembra sempre più lontano. È quindi urgente pensare a una mobilitazione collettiva, a una grande manifestazione che faccia convergere tutte le forze per difendere i diritti, la dignità e il futuro della scuola pubblica.
Durante il seminario, il Collettivo è intervenuto leggendo un comunicato firmato da alcuni rappresentanti dell’inclusione, in cui si ribadiscono le preoccupazioni condivise e le richieste di azioni concrete per tutelare la qualità della scuola e dei percorsi inclusivi.
ECCO IL TESTO DEL COMUNICATO
Il Collettivo Docenti di Sostegno Specializzati ribadisce con forza il proprio impegno per un’inclusione vera, costruita attraverso formazione di qualità, riconoscimento professionale e un sistema educativo equo e partecipato. Invitiamo tutte e tutti a unirsi a questa battaglia di civiltà.
di VALENTINA TROPEA
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