Il 22 febbraio 2023, alle ore 10.30, è ripresa presso l’Aran la trattativa per il rinnovo del CCNL “Istruzione e Ricerca” 2019-2021 con le ultime disposizioni contrattuali riguardanti la sezione scuola.
Nel corso della discussione sull’analisi del testo contrattuale, la FLC CGIL ha chiesto alcune precisazioni e modifiche riguardanti alcune disposizioni già in vigore, come ad esempio:
sull’articolo 33 del CCNL 2018 rispetto al quale è stato chiesto di esplicitare che il personale ATA, una volta esaurite le 18 ore per l’espletamento di visite, terapie, prestazioni specialistiche, o esami diagnostici può sempre ricorrere alle assenze per l’intera giornata, già previste dalle norme vigenti;
sull’articolo 23 del CCNL 2007 relativo alla risoluzione del rapporto di lavoro con preavviso che necessità di un intervento poiché gli attuali termini di preavviso non sono fungibili con la tempistica e le modalità dei pensionamenti;
sull’articolo 59 del CCNL 2007 relativo alla possibilità del personale ATA già in servizio di accettare nomine a tempo determinato per altro profilo, che -stante le complicazioni gestionali rilevate- necessità di una revisione per garantirne la più corretta fruizione;
sull’articolo 41 del CCNL 2018 per cui non può essere motivo di risoluzione del contratto a tempo determinato del personale l’individuazione in corso d’anno di un nuovo avente titolo a seguito dei ritardi con cui l’Amministrazione predispone le nuove graduatorie;
sul tema dei congedi parentali è stata rappresentata l’esigenza di un aggiornamento del testo in base all’evoluzione più recente della normativa.
Il sindacato ha inoltre richiesto che nel nuovo contratto venissero affrontate alcune tematiche attualmente non regolate:
per il personale a tempo determinato docente e ATA: prevedere un avanzamento dei diritti a partire dalla fruizione dei permessi retribuiti per motivi personali o familiari;
per il personale ATA: promuovere un sistema strutturato di formazione tanto in ingresso che in servizio;
per il personale educativo: prevedere che sia compreso a tutti gli effetti nella comunità educante integrandone la partecipazione negli organismi collegiali di scuola;
per il personale delle scuole italiane all’estero: riportare la materia della mobilità nella disponibilità del contratto nazionale in coerenza con quanto già condiviso con l’Aran con il verbale del 9 maggio 2019.
L’ARAN, al termine dell’incontro, ha mostrato attenzione e interesse riguardo ad alcune delle nostre richieste come ad esempio il diritto alla formazione del personale ATA neo assunto, ma si è riservata di fornire una risposta più compiuta a seguito di opportuni approfondimenti, specie per le materie che comportano oneri contrattuali.
La trattativa all’ARAN proseguirà martedì 7 marzo, alle ore 15.00, con il settore dell’università.
di VALENTINA ZIN
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