SCUOLA: LA DDI HA TRASFORMATO LA SCUOLA IN UN “COMPITIFICIO”

LA DICHIARAZIONE DI COMPRENSIONE DI ANTONELLO GIANNELLI (ANP)

Non mancano le criticità anche per la DDI che sembrerebbe essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso per questo 2022.

L’utilizzo di questo sistema ha trasformato la scuola in un “compitificio” dove non c’è tempo per spiegare ma solo per dare compiti, verifiche e interrogazioni agli studenti.

Lo stesso Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione Naizonale dei Presidi (ANP) si rende conto della situazione e condanna la trasformazione della scuola in un “compitificio”, ma sfortunatamente ogni cosa che viviamo in questo periodo storico è difficile: la DDI ha inoltre evidenziato che nel nostro Paese manca una cultura della valutazione.

"Servono equilibrio e molta più attenzione di prima, nel tempo che stiamo vivendo si è acuita la tensione nei rapporti fra scuola e famiglie. La didattica mista non aiuta. Ma gli alunni vanno valutati o si corre il rischio di omologarli. Anche se in linea di principio si potrebbero anche effettuare valutazioni a distanza, non c'è l'abitudine a farlo", aggiunge Giannelli.

Secondo il presidente, la situazione attuale è assai complicata: da un lato le famiglie sono sempre più esigenti che richiedono trattamenti sempre più personalizzati rispetto alle esigenze dei figli, dall’altro lato invece troviamo le scuole e la relativa difficoltà a personalizzare perché la scuola è di massa ed è complesso prendere in considerazione singole situazioni.

“Servirebbero quindi una riformulazione e una revisione delle modalità in cui si svolgono le valutazioni. E nel frattempo si dovrebbe procedere con equilibrio sulle valutazioni. Ma non ci si può sottrarre".

Sarebbe opportuno “un grosso sforzo di aggiornamento professionale per far sì che si condividano le migliori prassi per valutare gli studenti con la massima serenità possibile. È necessario un dibattito interno alla categoria docenti, per far sì che le migliori prassi siano condivise e scelte dai docenti", conclude il Giannelli.

di VALENTINA ZIN

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