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PROVE INVALSI SARANNO REQUISITO DI AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO 2022/2023


Il presidente dell’Invalsi Roberto Ricci è intervenuto sulla questione nelle prove invalsi che interesseranno le classi finali del primo e del secondo ciclo di istruzione: “Il requisito di ammissione delle prove INVALSI all’esame di Stato conclusivo del primo e del secondo ciclo di istruzione – scrive il Presidente – è previsto dalla normativa vigente (D. Lgs. n. 62/2017), che è sempre rimasta tale avendo subito esclusivamente delle sospensioni legate all’emergenza pandemica, e pertanto il richiamo contenuto nella lettera del Presidente INVALSI del 2 novembre 2022 riprende esclusivamente il dettato normativo attualmente in vigore”, scrive in una nota per le scuole.


Il decreto legislativo n. 62 del 2017 stabilisce che le prove invalsi siano infatti requisito di ammissione per gli esami di Stato ma lo stesso non è ancora mai stato applicato alla maturità, questo a causa delle modifiche che sono state apportate durante il periodo di pandemia.


Il presidente di Invalsi, in una nota, ha sottolineato "la natura meramente tecnica" della sua comunicazione alle scuole, "che non coinvolge in alcun modo le decisioni di competenza del ministero dell'Istruzione e del Merito".


Ma la modifica non è stata di gradimento degli studenti "Nonostante le numerose proteste dello scorso anno, per un esame di Stato meno nozionistico, frontale e performativo, il ministro continua sulla strada della disintermediazione con gli studenti, riportando l'obbligatorietà delle prove Invalsi per l'accesso all'esame. Inoltre convoca il Forum delle Associazioni Studentesche più rappresentative (Fast) dopo aver già deciso le modalità della maturità e l'obbligatorietà delle prove invalsi. Non vogliamo solo essere ascoltati, rivendichiamo una scuola pensata dagli studenti per gli studenti: la nostra proposta è chiara e sviluppata su 5 pilastri secondo il manifesto nazionale della scuola elaborato agli Stati Generali della scuola di febbraio", dichiara Bianca Chiesa, coordinatrice nazionale dell'Unione degli studenti.


Questa novità mette la lente d’ingrandimento su quanto stiano diventando sempre più importanti questi test all’interno delle scuole ma considerando le ripetute dichiarazioni di parlamentari dell’attuale maggioranza durante la fase di campagna elettorale molti auspicavano che nel disegno di legge di bilancio di fosse, d'altro canto, una norma per ridimensionare il peso delle rilevazioni Invalsi.


Non ci resta che attendere e vedere se ci saranno degli emendamenti in materia.




di VALENTINA ZIN


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it



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