Di Meglio: "siamo nell’anno nuovo e questa per noi è una pratica indecente perché il primo diritto di qualsiasi lavoratore è ricevere la retribuzione del lavoro svolto"
È drammatica la situazione di molti docenti precari assunti a settembre 2023 che non hanno percepito alcuno stipendio. Quattro mesi di lavoro gratis che stanno provocando seri disagi agli insegnanti che, come ogni lavoratore, deve far fronte a spese mensili quali affitto, spesa, benzina, bollette.
“Ci continuano a giungere segnalazioni di supplenti che pur lavorando da quattro mesi non hanno ricevuto lo stipendio. Siamo nell’anno nuovo e questa per noi è una pratica indecente perché il primo diritto di qualsiasi lavoratore è ricevere la retribuzione del lavoro svolto, invece vengono messi nella condizione di non poter adempiere alla normale vita di qualsiasi persona che lavora”.
È il commento del Coordinatore nazionale dalla Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio, che si rivolge anche al governo per un intervento immediato. “Vorremmo una parola chiara su questo problema - conclude Di Meglio - dal Ministro Valditara, che si era impegnato a sburocratizzare l’amministrazione scolastica, pur essendo consapevoli che non è una novità bensì un tema annoso. Questa situazione rende unica l’Italia in tutta Europa, nessun Paese europeo paga i dipendenti pubblici con mesi di ritardo”.