Entro il 31 ottobre l'approvazione del PEI. La nuova sezione «A cura dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale ovvero di altri componenti del GLO»...
Ultimi giorni per la redazione, presentazione e approvazione del Piano educativo Individualizzato. Infatti il Pei va approvato entro il 31 ottobre. In alcune circostanze per comprovati motivi si può derogare. Quest'anno i docenti della scuola italiana e in particolar modo i docenti di sostegno, in merito alla compilazione del PEI, sono stati chiamati a prendere in considerazione le indicazioni e le nuove linee guida presenti nel Decreto Ministeriale 153 del 1 agosto 2023. Lo stesso va a modificare con disposizioni correttive il Decreto interministeriale 29 dicembre 2020, n. 182.
Il su detto Decreto apre con una serie di documenti necessari alla corretta compilazione del PEI ( Piano Educativo Individualizzato ).
A SEGUIRE GLI ALLEGATI
PEI INFANZIA
PEI PRIMARIA
PEI SECONDARIA DI I GRADO
PEI SECONDARIA DI II GRADO
LINEE GUIDA
SCHEDA SUPPORTI AL FUNZIONAMENTO
TABELLA FABBISOGNI
Dopo l'inserimento degli allegati, procedendo con ordine, facciamo alcune precisazioni in merito ad una corretta redazione del PEI, soffermandoci brevemente sulle varie figure che sono coinvolte nell'apportare contributi per un'ottimale riuscita. Alcune volte può verificarsi che il peso maggiore ricada sul docente di sostegno o che addirittura venga imputata la redazione del documento solo al docente di sostegno. Non deve, in alcun modo, profilarsi una situazione del genere. La redazione integrale o l'aggiornamento di un PEI già in essere lo ricordiamo che è la sintesi di un lavoro che coinvolge più figure, in particolare: famiglia dello studente, docenti di sostegno, docenti del consiglio di classe, personale ATA e specialisti. Tutte coinvolte, nel rispetto delle competenze, a partecipare alla stesura del documento.
PONIAMO A SEGUIRE ALCUNI ARGOMENTI UTILI ALLA COMPILAZIONE DEL PEI SOTTO FORMA DI DMADA /RISPOSTA
Nel nuovo PEI è obbligatoria la compilazione “a cura dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale” dove gli stessi descrivono l'alunno e la situazione familiare?
La redazione di questa sezione va intesa come una opportunità offerta alla famiglia, non come un obbligo. Nel modello di PEI è indicato: «A cura dei genitori o esercenti la responsabilità genitoriale ovvero di altri componenti del GLO» e nelle linee guida è scritto che «l'istituzione scolastica, sentiti i membri del GLO, può eventualmente sostenere genitori, studenti e studentesse in questo compito, secondo le loro esigenze»
Cosa è l'ICF?
L’ICF ( CLASSIFICAZIONE INTERNAZIONALE DEL FUNZIONAMENTO ) È UN LINGUAGGIO COMUNE CON UN REGISTRO E NORME LEGGIBILI E CONDIVISIBILI. si presenta, pertanto, come un modello antropologico, bio-psico-sociale. Infatti, se prima attraverso il concetto di salute si intendeva una qualsiasi persona in assenza di malattia, ora con tale termine si continua a fare riferimento a una qualsiasi persona in stato di benessere fisico, psichico e sociale; in tal senso l’individuo non viene considerato in sé ma nel rapporto dinamico ed interattivo con il proprio ambiente di vita.
In assenza del Profilo di funzionamento in chiave ICF previsto dal Decreto 66 come si deve procedere per una corretta compilazione del PEI?
È prevista una fase transitoria di applicazione delle norme, in attesa della pubblicazione delle Linee Guida da parte del Ministero della Salute e della redazione dei nuovi Profili di Funzionamento da parte delle competenti Unità di Valutazione Multidisciplinare. Il GLO continuerà a far riferimento alla documentazione attualmente in vigore: Diagnosi Funzionale e Profilo Dinamico Funzionale. Nel frontespizio del modello di PEI è presente un’apposita casella (“PROFILO DI FUNZIONAMENTO NON DISPONIBILE”) da barrare, indicando in quella successiva la Diagnosi funzionale a cui si fa riferimento (andrà indicata la data di redazione).
Come avviene nello specifico la redazione del Pei? L’insegnante di sostegno è chiamato a preparare una bozza che la condivide con il genitore e poi con i professionisti ASL?
Certamente l'incontro va preparato, ma i dettagli e le competenze vanno definiti a livello di istituzione scolastica. È molto probabile che l'insegnante di sostegno svolga in questa fase un ruolo prevalente, ma non esclusivo, perché tutti gli insegnanti della classe vanno coinvolti. Ricordiamo che «La responsabilità dell'integrazione dell'alunno con disabilità e dell'azione educativa svolta nei suoi confronti è, al medesimo titolo, dell'insegnante di sostegno, dell'insegnante o degli insegnanti di classe o di sezione e della comunità scolastica nel suo insieme. Ciò significa che non si deve mai delegare al solo insegnante di sostegno l'attuazione del “progetto educativo individualizzato” poiché in tal modo l'alunno verrebbe isolato anziché integrato nel contesto della classe o nella sezione, ma che tutti i docenti devono farsi carico della programmazione e dell'attuazione e verifica degli interventi didattico-educativi previsti dal piano individualizzato» (CM 250/1985). Durante l'incontro del GLO si può discutere la bozza di PEI proposta, analizzando eventuali punti controversi e cercando di arrivare a una versione su cui tutti sono d'accordo.
È obbligatorio approvare il PEI entro il 31 ottobre?
Il PEI va approvato “di norma” entro il 31 ottobre (decreto art. 7 comma 2 lettera g). In alcune circostanze motivate si può derogare, parliamo di eccezioni. Soprattutto, occorre da subito applicare le misure adatte a una migliore inclusione, che gli insegnanti possono comunque adottare nella loro autonomia didattica. Personalizzazione e individualizzazione, infatti, sono strategie che fanno parte del “fare scuola” per tutti gli alunni.
Lo studente è obbligato a partecipare al GLO?
Il DLgs 66/2017 dice che la partecipazione dello studente è “assicurata”, ma non si può ovviamente imporla se non ci sono le condizioni. La questione va gestita con buon senso, valutando le condizioni reali di applicazione e impostando eventualmente un percorso di autonomia che porti gradualmente lo studente a comprendere la funzione di questi incontri per partecipare nel modo più responsabile possibile, ma senza inutili forzature. Formalmente lo studente fa parte del GLO e quindi va sempre invitato, ma se non si presenta si procede ugualmente (V. Linee Guida a pag. 10).
di LA REDAZIONE
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