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IL CUN CONTRARIO AD ABILITAZIONE DA 30 CFU. PERCORSI COMUNI E PRIVILEGIARE LA QUALITÀ AL MERCATO

Aggiornamento: 19 nov 2023

Il CUN, Consiglio Universitario Nazionale, in sintonia con l'ANVUR e con lo spirito del PNRR, oltre alle varie criticità emerse, auspica e prevede l’attivazione di percorsi di formazione comuni per conseguire l’abilitazione su più classi caratterizzate da un’affinità disciplinare.



Il Consiglio Universitario Nazionale ribadisce il parere già espresso sulla non opportunità di collocare la formazione dei docenti prima della selezione per l’accesso al ruolo nelle secondarie. Prende atto in ogni caso dell’orientamento diverso adottato per l’articolazione del DPCM.


La necessità di acquisire 30 CFU aggiuntivi per conseguire l’abilitazione in altre classi dopo il completamento di un primo percorso:

- provoca una durata eccessiva della formazione con risultati negativi sia per le giuste aspettative dei giovani sia per l’età media del corpo docente,

- rende ancor più gravoso sul piano economico il cammino di accesso al ruolo nelle secondarie,

- determina nei laureati con possibile accesso a più classi una scelta preventiva del percorso di formazione fondata più su criteri di mercato che su criteri di qualità.


Emergeranno certo numerose difficoltà nell’individuazione dei contenuti per i 30 CFU aggiuntivi, demandata dal DPCM ai singoli centri senza fissare criteri chiari, con probabili sovrapposizioni per studenti che abbiano concluso il primo percorso e con il rischio di notevoli discrepanze fra singoli centri, se non tra singoli studenti.



In armonia con l’articolo 4, comma 4, lettera c) del DPCM, con le linee guida emanate dall’ANVUR e con lo spirito stesso del PNRR, la normativa potrebbe prevedere l’attivazione di percorsi di formazione comuni per conseguire l’abilitazione su più classi caratterizzate da un’affinità disciplinare.


E’ in ogni caso auspicabile, dopo il DM 259 del 9 maggio 2017, un riordino complessivo delle classi di concorso, da realizzare con urgenza estrema:

- per stabilire un adeguato rapporto con lo stesso DPCM,

- per accogliere le tante novità che oggi emergono nella didattica e nella ricerca universitaria con un generale impianto della didattica nelle secondarie in armonia con il riordino delle classi di laurea varato dal CUN e oggetto di un imminente DM.


Il Consiglio Universitario Nazionale registra inoltre il probabile disagio delle sedi nel rispettare le scadenze indicate dall’articolo 14, comma 2, e sottolinea un refuso per il calcolo dei 60 CFU.


Conferma infine la propria disponibilità nell’interlocuzione con il MUR e con il MIM per la migliore realizzazione della formazione dei docenti delle secondarie, un aspetto del sistema universitario in palese rapporto con lo sviluppo economico e culturale del Paese.


Raccomandazione-su-DPCM-4-agosto-2023
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di VALENTINA ZIN


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


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