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Dal Governo provvedimenti a tutela di studenti e personale, studenti adulti, sostegno atenei statali, borse ricerca e professori aggiunti. Anief: giudizio positivo ma strada è ancora lunga

"Novità in arrivo anche per le università: 50 milioni di euro del fondo per il finanziamento ordinario degli atenei statali, borse di ricerca, post - doc, contratti di professore aggiunto"





Tra i provvedimenti approvati nel Consiglio dei ministri del 7 agosto ve ne sono anche alcuni che riguardano la scuola: in particolare la proroga della gratuità dell’assicurazione a favore del personale e degli studenti, di cui si farà carico l’Inail, e la realizzazione da parte dei CPIA di percorsi di istruzione tecnica con possibilità di realizzazione nei casi di non erogazione di tali percorsi nella rete con le istituzioni scolastiche di secondo grado o di erogazione in misura non sufficiente rispetto alle richieste dell'utenza e del territorio. Novità in arrivo anche per le università: 50 milioni di euro del fondo per il finanziamento ordinario degli atenei statali, borse di ricerca, post - doc, contratti di professore aggiunto.



Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, quello approvato per l’ambito scolastico “rappresenta un significativo passo verso la costituzione di istituzioni per gli adulti che procede nella direzione di ampliamento delle possibilità di studio e che coinvolgerà tutti i gradi di istruzione, con un collegamento più efficace nel mondo del lavoro. Anche l’attenzione prestata per il mondo dell’Università e della Ricerca rappresenta un passo avanti sul fronte della lotta alla precarietà del personale. Certamente, come nella scuola, vi sono ampi margini di miglioramento, che passano necessariamente per forme di stabilizzazione dirette per i supplenti storici e per coloro che dopo diversi anni di contratti a tempo determinato necessitano di essere assorbiti nei ruoli dello Stato: quello di accedere al lavoro stabile, vale la pena di ricordarlo, è un diritto costituzionale e non certo una concessione”, conclude Pacifico.


LE MISURE SULLA ‘CONOSCENZA’ APPROVATE DAL CDM DEL 7 AGOSTO 2024

Misure urgenti di carattere fiscale, proroghe di termini normativi ed interventi di carattere economico (decreto-legge)

Scuola – Si estende anche per l’anno scolastico e per l’anno accademico 2024-2025 la tutela assicurativa degli studenti e del personale del sistema nazionale di istruzione e formazione, della formazione terziaria professionalizzante e della formazione superiore.

Università – Si mettono a disposizione delle attività di ricerca 50 milioni di euro del fondo per il finanziamento ordinario delle Università statali.

Collegi di merito – Lo stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell’università e della ricerca e destinato ai collegi di merito accreditati è incrementato, per l’anno 2024, di 1 milione di euro.



RICERCA

Disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca (disegno di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’università e della ricerca Anna Maria Bernini, ha approvato un disegno di legge per l’introduzione di disposizioni in materia di valorizzazione e promozione della ricerca.

Le norme sono volte a riformare, nell’ambito del percorso universitario e della ricerca, il cosiddetto “pre-ruolo”, ossia quel segmento che intercorre tra il completamento del percorso di formazione superiore e l’avvio dell’attività di ricerca individuale, con l’obiettivo di rendere il sistema di reclutamento maggiormente rispondente alle attuali esigenze del mondo della ricerca.

Si operano quindi interventi di valorizzazione mirati a individuare i talenti migliori da attirare all’interno della carriera accademica e della ricerca e a indirizzare coloro che hanno una vocazione per l’attività scientifica verso gli ulteriori sbocchi della formazione superiore, della docenza universitaria e della ricerca applicata.

Inoltre, il provvedimento mira a superare l’imbuto che si è determinato, in base alla legislazione vigente, all’accesso ai canali del pre-ruolo per la carriera accademica e della ricerca e a valorizzare i giovani. Per questo, si introducono tre nuove e distinte tipologie contrattuali (contratti post-doc; borse di assistenti all’attività di ricerca; contratti di professore aggiunto), attivabili nel settore della ricerca universitaria, dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), delle Scuole universitarie superiori e degli enti pubblici di ricerca.

Infine, per favorire l’impegno dei giovani talenti, si prevede che gli studenti universitari, nell’ambito delle attività per il diritto allo studio erogate da università, AFAM ed enti regionali, possono collaborare anche alle attività connesse all’assistenza alla ricerca.



ISTITUTI TECNICI E CENTRI D’ISTRUZIONE PER GLI ADULTI

Modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 e al decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263, in attuazione dell’articolo 26 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 novembre 2022, n. 175 (decreto del Presidente della Repubblica – esame preliminare)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ha approvato, in esame preliminare, un decreto del Presidente della Repubblica che introduce modifiche e integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 e al decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2012, n. 263, in attuazione dell’articolo 26 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 novembre 2022, n. 175.

Il decreto prevede una nuova dimensione della formazione tecnica, con percorsi di studi allineati agli obiettivi di innovazione, digitalizzazione, sostenibilità ambientale, competitività del sistema economico e valorizzazione del made in Italy, recependo le esigenze di miglioramento dell’offerta formativa e la ricostruzione dei curriculi, come definiti nell’ambito della Missione 4 del PNRR.

In particolare, il provvedimento attua gli obiettivi e i criteri per la revisione dell’assetto ordinamentale degli istituti tecnici. Si provvede, tra l’altro, ad aggiornare i corsi di studio, rafforzando le competenze linguistiche e la connessione al tessuto socioeconomico-produttivo del territorio; ad assicurare continuità fra gli apprendimenti dell’istruzione tecnica e dei percorsi dell’istruzione terziaria; a consolidare la formazione specifica dei docenti; a prevedere i Patti educativi per l’integrazione fra le risorse proprie degli istituti tecnici e quelle delle imprese, università, enti di formazione; a prevedere l’erogazione diretta dei corsi da parte dei Centri provinciali di istruzione per gli adulti (CPIA); all’internazionalizzazione degli istituti tecnici.



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