Il ministro dell’Istruzione francese Jean-Michel Blanquier ha spiegato che un’eventuale presenza di contagio da Covid nelle scuole medie e superiori, la persona interessata non ha ricevuto la somministrazione della dose di vaccino, dovrà svolgere le lezioni didattiche in Dad, mentre per quanto riguarda la scuola materna e elementare, se risulta un caso positivo al virus le scuole verranno chiuse. A questo proposito, se l’opinione è apprezzata dall’associazione nazionale dei presidi italiani, Antonello Giannelli afferma: “è un’ipotesi percorribile ma prima devono cambiare il protocollo sanitario della gestione delle quarantene, elaborato dall’Iss, che risale all’anno scorso”. Poi continua il suo discorso dicendo che: “In un anno e mezzo non si è riusciti a comprare più mezzi pubblici e ad assumere più autisti. Tralascio ogni giudizio però è uno dei punti più critici di questa vicenda” “Aderiamo alla richiesta del Cts, ovvero di perseguire l’obiettivo del 60% degli studenti tra i 12 e i 19 anni vaccinati. Poi parlare di obbligo per i minori è chiaro che è inopportuno”, aggiunge il presidente Giannelli. “Abbiamo circa 4 milioni di ragazzi in quella fascia d’età – ha aggiunto – e il 60% è 2,4 milioni e se ci limitiamo solo alle scuole superiori, che presentano i maggiori problemi di distanziamento, scendiamo a 2 milioni”.
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