Bucalo, 200mila immissioni in ruolo da Gps e da graduatoria 100% idonei dei concorsi. I docenti precari attendono riposte dal Senato sulla proposta, dal 12 settembre riprende esame del testo
- La Redazione

- 17 ago
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 18 ago
La proposta della senatrice Bucalo per abbattere la supplentite cronica nella scuola risulta davvero importante e in linea con le richieste formulate da tempo dal sindacato Anief: “si chiede...

Rimane alto l’interesse per la proposta di legge per vincere il precariato scolastico presentata a Palazzo Madama dalla senatrice Carmela Bucalo, vice coordinatrice del dipartimento Istruzione di Fratelli d’Italia: la valutazione del testo del progetto legislativo – assegnata alla VII Commissione del Senato - riprenderà dopo il 12 settembre, visto che al momento risulta sospesa come tutti i testi di legge per via dalla pausa estiva dei lavori parlamentari.
La proposta per abbattere la supplentite cronica nella scuola risulta davvero importante e in linea con le richieste formulate da tempo dal sindacato Anief: “si chiede infatti al Parlamento – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - l’immissione in ruolo dei precari, a partire dall’anno scolastico 2026/27 attraverso il doppio canale di reclutamento, direttamente da graduatorie GPS, da materia comune e da sostegno, ma anche la stabilizzazione di tutti i candidati risultati idonei al termine dei concorsi pubblici, in particolare le selezioni collegate al Pnrr, oltre che l’assunzione a tempo indeterminato dei docenti con diploma magistrale inseriti nelle GaE, assunti nei ruoli e infine incredibilmente licenziati”.
“L'approvazione del provvedimento – continua il sindacalista autonomo - interverrebbe per rispondere alla procedura di infrazione europea su un sistema di reclutamento italiano discriminante e da rivedere: in particolare, si tratterebbe di una risposta importante al sistematico abuso dei contratti a termine subita dal personale precario – collocato senza motivazioni valide su posti in organico di fatto o in deroga – che Anief ha denunciato anche più volteal Comitato europeo dei diritti sociali, producendo quindi - conclude Pacifico - una rettifica importante al discutibile reclutamento rinnovato dal precedente Governo e concordato con l'Europa nell’ambito del Pnrr”.
di LA REDAZIONE






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