A breve avranno inizio le lezioni didattiche nella maggior parte delle regioni, ma il problema principale che in molti si domandano di quanto tempo dovranno restare aperte le finestre per garantire l’aerazione in aula o in altri locali della scuola. Fondamentale è il distanziamento interpersonale che dovrà combinarsi con il cambio d’aria con frequenza e si invita a tenere aperte le finestre o balconi se presenti in contemporanea con la porta durante lo svolgimento delle lezioni didattiche. Il CTS ha evidenziato la necessità “di assicurare l’aerazione dei locali in cui si svolgono le lezioni, avendo cura di garantire periodici e frequenti ricambi dell’aria, cui si provvederà contemperando l’esigenza di costante aerazione dell’ambiente didattico con il diritto degli allievi a svolgere le attività didattiche in condizioni ambientali confortevoli” (verbale n. 100 del 12 agosto 2020); anche il Protocollo d’intesa MI-OO.SS 2021/2022 stabilisce che “è opportuno mantenere, per quanto possibile, un costante e continuo ingresso di aria esterna outdoor all’interno degli ambienti e delle aule scolastiche”. si ritiene che l’apertura delle finestre per alcuni minuti e viene ripetuta ogni ora o due ore nell’arco dell’attività didattica al cambio dell’insegnante, rappresenta un buon compromesso tra le esigenze contrapposte della “costante aerazione dell’ambiente didattico” e del “diritto degli allievi a svolgere le attività didattiche in condizioni ambientali confortevoli”. Nel momento in cui la ventilazione non soddisfa pienamente il ricambio d’aria si può valutare l’opportunità di mettere in opera sistemi meccanici che favoriscano il ricambio forzato dell’aria, per la cui predisposizione sono stati assegnati specifici fondi agli Enti Locali.
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