VIAGGIO D’ISTRUZIONE IN MOSCHEA PER I BAMBINI DI UNA SCUOLA DELL'INFANZIA PARITARIA , SUL WEB SI SCATENANO LE POLEMICHE. È INDOTTRINAMENTO ?
- natalisessa
- 7 mag
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“ Il presidente dell’ UCOII, Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia, ha dichiarato: “È questo il compito della scuola: educare al rispetto e alla convivenza”...”

L’asilo parrocchiale Santa Maria delle Vittorie di Ponte della Priula, in provincia di Treviso ha creato un’occasione di didattica condivisa attraverso l’organizzazione di un viaggio d’istruzione nella Moschea del centro culturale islamico Emanet di Susegana. I bambini in questa esperienza sono stati guidati dall’Imam, il Capo della comunità Islamica, il quale ha illustrato loro i 5 pilastri dell’Islam, le insegnanti hanno indossato il velo, in segno di modestia, rispetto e umiltà religiosa, e i piccoli studenti vedendo i loro compagni inginocchiarsi li hanno seguiti.
Questa visita didattica ha creato diverse polemiche sui social, i genitori si sono divisi tra chi pensava che questa fosse un'occasione educativa e chi invece ha visto questa esperienza come un atto di indottrinamento. Anche in politica, come riporta il Messaggero, questa vicenda ha scosso diverse linee di pensiero, Zorzi dichiara: “Personalmente, avrei scelto forme più laiche per rivolgere alla fine il doveroso messaggio di pace, proprio nel rispetto delle sensibilità di tutti i bambini e le persone presenti” mentre Villanova afferma: “Le immagini dei bambini portati all’interno di una moschea, costretti ad inginocchiarsi in direzione della Mecca e a pregare davanti ad un imam, fanno gelare il sangue nelle vene”. Anche il presidente dell’ UCOII, Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia, ha espresso la sua opinione a riguardo: “È questo il compito della scuola: educare al rispetto e alla convivenza”. La Preside della scuola dell’infanzia, per mettere a tacere tutte le polemiche, ha dichiarato: “ I bambini stavano facendo un’esperienza per conoscere come si comportano in moschea i loro amichetti musulmani. Un’iniziativa di pace condivisa con tutte le famiglie che hanno dato il loro consenso. L’iniziativa rientra nel progetto educativo della scuola, che riprende le linee guida nazionali, e tiene in considerazione la presenza di tante culture, di tante nazionalità e di tante religioni tra i bambini della scuola stessa. ”.
La dirigente ha spiegato in maniera chiara i motivi della visita guidata in Moschea, ha inoltre ribadito che in occasione delle feste Cristiane, come il Natale e la Pasqua sono i bambini musulmani che a loro volta assistono alle celebrazioni, il tutto si svolge con consapevolezza e rispetto, ha tal riguardo ha dichiarato: “ Hanno solo ripetuto il gesto mostrato dall’Imam, facendo esperienza diretta e mimando per qualche istante l’azione dei loro compagni, provando a capire e sentire quello che sente un loro amico quando si mette in quella posizione all’interno del Centro culturale. D’altronde i bambini musulmani che frequentano la nostra scuola conoscono e assistono ogni giorno al segno della croce prima dei pasti, il gesto più semplice e quotidiano delle nostre tradizioni”. Inoltre la dirigente ha dichiarato che non fermerà iniziative come queste, solo per evitare malumori, come spiega la scuola è una paritaria che accoglie diverse religione nel massimo rispetto di ognuna di loro, a tal riguardo afferma: “Continueremo a proporre iniziative di dialogo e scambio culturale, nel rispetto di tutte le sensibilità. Crediamo che esperienze come questa siano fondamentali per educare all’apertura, al rispetto e alla convivenza. I bambini vanno accompagnati nella costruzione di un futuro di pace”.
L’ufficio scolastico regionale del Veneto, su incarico del Ministero dell’Istruzione, ha però chiesto spiegazioni sull’episodio, ma anche in questa circostanza la preside non sembra essere preoccupata e risponde: “Abbiamo accolto la notizia con tranquillità. Stiamo preparando una relazione dettagliata sulle attività svolte, che abbiamo deciso di redigere spontaneamente”.
di La Redazione