GRATTERI: "Il primo problema è l’ignoranza dei genitori. Hanno comprato l’attenzione, non l’amore dei figli."
- La Redazione
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"Nicola Gratteri dichiara: “Se un figlio si lamenta per un voto basso, i genitori partono armati di "kalashnikov" e vanno a scuola. Il problema è educare i genitori ”..."

Nicola Gratteri, è il procuratore capo del Tribunale di Napoli, nelle sue interviste apre spesso dibattiti sull’educazione delle nuove generazioni, i giovani e il loro futuro sono argomenti che il procuratore ha a cuore, in un'intervista a Next Gen 2025 parla in particolare dei genitori dei ragazzi, che sempre più spesso non collaborano con gli insegnanti dei propri figli, anzi, sono sempre pronti ad attaccarli e a tal proposito dichiara: “Se un figlio si lamenta per un voto basso, i genitori partono armati di "kalashnikov" e vanno a scuola. Il problema è educare i genitori ”.
Per il procuratore questo atteggiamento poco incline al confronto e al dialogo, verso una figura così di rilievo soprattutto per l’educazione e la crescita individuale dello studente, è sicuramente di cattivo esempio ma nasconde delle ferite emotive più profonde. I genitori per attenuare i loro sensi di colpa, consci delle carenze affettive ed emotive che hanno nei riguardi dei loro figli, sono disposti ad esaudire ogni loro richiesta, a tal proposito il procuratore afferma: “Il primo problema è l’ignoranza dei genitori, pensano di conquistare la stima dei figli umiliando l’insegnante, ma in realtà li hanno già persi. Hanno comprato l’attenzione, non l’amore”. Per il procuratore si cresce una generazione di giovani confusi, perché c’è chi li ha educati a pensare che tutto si può comprare, compresi i sentimenti. I genitori di questi ragazzi non conquistano la stima e la fiducia bensì la comprano con oggetti materiali. Nessuno gli insegna più l’importanza di emozionarsi, di vivere e di accettare anche le sconfitte.
Non sanno più cosa vuol dire meritare, sudare, sacrificarsi perché c’è chi lo fa al posto loro, a discapito dell’indipendenza e dell’individualità. I genitori cercano di mostrare sempre e solo il meglio ai loro figli, non permettendogli di vivere anche situazioni spiacevoli si ritroveranno ad essere adulti incapaci di gestire le responsabilità. Il procuratore durante l’intervista sposta l'attenzione sull’uso smodato del cellulare, come dichiara il procuratore i genitori non possono pretendere l'osservanza di regole e limiti da parte dei loro figli se loro per primi passano la maggior parte del tempo su uno schermo. La tecnologia inoltre li ha resi tuttologi ed esperti in tutti gli ambiti, compreso quello educativo.
Certamente il sistema educativo familiare attuale rappresenta delle fratture rilevanti che minano il futuro dei ragazzi. La famiglia moderna dovrebbe andare a ritroso e riscoprire i valori, compresa la rigidità di un tempo e riportarla nei giorni nostri. Il divario tra il vecchio e il nuovo è ampio. Ma non possiamo non accorgerci dell’educazione e del rispetto con i quali venivano trattati scuola ed insegnanti da studenti e soprattutto da genitori.
di La Redazione
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