EX MAESTRA: “ GUADAGNO 24.000€ IN PIÙ AL MESE RISPETTO ALLO STIPENDIO DA INSEGNANTE”
- La Redazione
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Elena Magara, 29 anni, è un’ex maestra dell’asilo paritario cattolico nel Trevigiano. Il suo nome è diventato noto a seguito di una vicenda che ha fatto molto discutere...

Elena Magara, 29 anni, è un’ex maestra dell’asilo paritario cattolico nel Trevigiano. Il suo nome è diventato noto a seguito di una vicenda che ha fatto molto discutere.
La donna, oltre a svolgere la professione d’insegnante nelle scuole dell’infanzia, aveva aperto un profilo su OnlyFans, piattaforma che offre contenuti per adulti a pagamento.
A scoprire il profilo della giovane maestra sono stati proprio alcuni genitori dei suoi alunni. La notizia ha diviso l’opinione pubblica: alcuni genitori hanno ritenuto poco coerente la scelta di portare avanti le due attività contemporaneamente, mentre altri l’hanno difesa, sottolineando che i bambini erano felici di averla come insegnante. A fine aprile, però, per la giovane maestra è arrivato il licenziamento: l’attività svolta su OnlyFans è stata ritenuta “in contrasto con l’ispirazione cattolica della scuola”. In un primo momento, la donna aveva manifestato l’intenzione di fare ricorso contro il provvedimento, ritenendolo ingiusto, ma ha poi deciso di non procedere, orientandosi verso una nuova carriera: quella di personal trainer.
Oltre alla vicenda iniziale, che ha attirato l’attenzione dei media e sollevato un ampio dibattito nel mondo scolastico, a far parlare ancora oggi è un’intervista rilasciata dalla stessa Magara al programma “Le Iene”. In quell’occasione, ha rivelato di guadagnare 24 volte di più rispetto a quanto percepiva come insegnante: circa 29.000€ al mese lavorando solo quattro ore al giorno, a fronte dei 1.200€ mensili del suo precedente impiego.
Il caso ha sollevato interrogativi su etica, libertà personale e sostenibilità economica del lavoro educativo. La Fism (Federazione italiana delle scuole materne) ha successivamente diffuso un codice etico per gli insegnanti, in cui specifica i comportamenti ritenuti compatibili con il ruolo educativo, anche al di fuori dell’orario scolastico.
di La Redazione
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