Molte le testimonianze
È sconvolgente quanto sta accadendo al confine tra Ucraina e Polonia.
Africani in fuga dall’ invasione russa, che anche in un momento drammatico come questo sono ancora una volta colpiti da atti discriminatori e razzisti. A molti di loro sarebbe stato negato l'accesso sui mezzi di trasporto, altri invece sarebbero stati costretti a cedere il loro posto.
Molte le testimonianze di chi ha ricevuto maltrattamenti: molti sono stati inseguiti e colpiti dalla Polizia, altri invece sono stati bloccati con la scusa di fare controlli più approfonditi, in modo da individuare ed evitare l’ entrata di clandestini. Altri ancora si sono sentiti dire che l’ accesso sui mezzi è consentito solo agli ucraini.
A dire la sua il presidente della Nigeria, Muhammadu Buhari, che ha precisato che tutte le persone in fuga da una situazione di conflitto hanno uguale diritto a un passaggio sicuro ai sensi della Convenzione delle Nazioni Unite, indipendentemente dal colore del loro passaporto o della loro pelle.La Nigeria ha sollecitato i funzionari di frontiera a trattare in modo uguale i suoi cittadini, perché tutto questo è inammissibile.
In merito alla questione è intervenuta l'ambasciatrice polacca in Nigeria, Joanna Tarnawska, che ha smentito gli atti discriminatori, sostenendo che tutti ricevono lo stesso trattamento. Inoltre ha aggiunto di poter assicurare che quanto detto è fondato perché alcuni nigeriani hanno già attraversato il confine della Polonia.
Ci si auspica che quanto appreso sia privo di fondamento e che tutti ricevano gli stessi trattamenti, soprattutto in un momento così delicato e difficile da affrontare.
di ISABELLA CASTAGNA
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