L’Unicef riporta dati molto preoccupanti riguardo la crisi umanitaria legata al conflitto
Il portavoce dell’Unicef Italia evidenzia l’aggravarsi della situazione in Ucraina: sono 320 le scuole distrutte dai bombardamenti Russi dall’inizio del conflitto. Si aggiungono anche numerosi ospedali, asili e edifici civili che non dovrebbero rientrare negli obiettivi di un conflitto.
Il portavoce specifica che in Ucraina manca l’acqua, 650 mila persone sono senza gas e un milione senza elettricità.
Emergenza umanitaria
“Ci sono in totale 16 milioni di persone che hanno urgente bisogno di assistenza umanitaria, 3 milioni sono bambini sotto i 18 anni. Mancano cibo, acqua, beni essenziali e 2 milioni di madri e bambini sotto i 5 anni necessitano assistenza nutrizionale salva vita. L’interruzione dei mercati e delle catene di approvvigionamento alimentare avrà probabilmente un impatto significativo sulla sicurezza alimentare in Ucraina, con punti nevralgici in cui la crisi alimentare rischia di essere simile a quelle in Afghanistan, Etiopia, Siria e Yemen”.
Rischio malattie
Le difficoltà affrontate dalle famiglie sfollate sono in primis legate alle temperature rigide ben al di sotto dello zero, il confinamento nei rifugi e la conseguente diramazione di epidemie di polio, morbillo e di malattie respiratorie.
A tal riguardo si legge nel rapporto dell’Unicef, “la prevalenza di tubercolosi e Hiv in Ucraina è tra le più alte in tutta Europa, mentre l’epidemia di polio dello scorso anno nell’Ucraina occidentale ha evidenziato il rischio di malattie prevenibili da vaccino. Ci preoccupa la pandemia di Covid-19, non scomparsa con la guerra, con un aumento dei casi del 555% tra il 15 gennaio e il 25 febbraio e appena il 37% della popolazione vaccinata con 2 dosi, uno dei tassi più bassi in Europa”.
di CARLO VARALLO
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