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Come confermato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi, nonostante i dati confermano un aumento dei contagi tra i ragazzi, il rientro a scuola previsto per gennaio non sarà rimandato. Per un rientro a scuola in tutta sicurezza, il Ministro alla Salute Roberto Speranza afferma:
“crediamo che le scuole vadano tutelate come presidio fondamentale del nostro Paese e un rafforzamento dello screening soprattutto nella fase di rientro sarà indispensabile per creare condizioni di maggiore sicurezza".
Per garantire le attività di screening nei tempi, è stato chiesto l’aiuto della sanità militare. In questo caso, la previsione è di 9 milioni “per incrementare le capacità diagnostiche dei laboratori militari e garantire il corretto espletamento delle attività”.
Questa ipotesi è stata accolta bene dai presidi, “siamo favorevoli” ha detto Mario Rusconi, presidente dell’Associazione nazionale presidi di Roma e componente del consiglio nazionale Anp:
“È una misura che rende più sicuro il rientro a scuola dopo un periodo di vacanza in cui i ragazzi vedranno persone. Ma alle parole devono seguire i fatti. Non abbiamo molto tempo: il 7 gennaio è dietro l'angolo".
Rusconi coglie l’occasione per proporre l’utilizzo di alcuni plessi scolastici che hanno ampi spazi all'aperto, quali hub per effettuare i tamponi:
"Si approfitti delle scuole, alcune posso diventare baricentro di altri istituti facendo confluire di ragazzi che vivono in zone vicine. Potrebbero essere usati dei camper come avviene, ad esempio, per la raccolta del sangue. Su questi hub potrebbero concentrarsi centinaia di ragazzi che non devono così raggiungere hub distanti".
Una soluzione che secondo Rusconi potrebbe essere presa in considerazione visto che le scuole non sono chiuse, salvo nei giorni di festa.
di CARLO VARALLO
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