Gli studenti delle classi seconda e quinta primaria si cimentano con la somministrazione in modalità Pencil Paper Testing delle Prove nazionali a maggio.
Ma cosa devono fare di preciso i ragazzi per arrivare preparati al meglio a questo appuntamento? Devono esercitarsi o studiare di più per l’occasione oppure è sufficiente utilizzare gli esempi forniti dall’INVALSI?
Per ottenere buoni risultati non esiste una preparazione specifica e non è necessario studiare o allenarsi appositamente per rispondere correttamente alle domande.
Lo scopo delle Prove nazionali infatti è quello di misurare le competenze che lo studente ha acquisito durante il percorso scolastico, non altro.
Come prepararsi?
Per aiutare i bambini e le famiglie a comprendere come funzionano le Prove INVALSI e per farli familiarizzare con i quesiti che troveranno nei fascicoli cartacei, l’Istituto mette a disposizione della scuola una serie di documenti divisi per materia.
La Prova di Italiano della Scuola primaria
La Prova INVALSI di Italiano si articola in due parti: una parte di comprensione della lettura e una di riflessione sulla lingua.
La prova di comprensione della lettura di seconda e di quinta primaria è costituita da uno o più testi con le relative domande.
Solo per gli studenti di seconda inclusi nel campione nazionale, la prova di comprensione è seguita da un test di velocità di lettura, il cui risultato non incide tuttavia sul punteggio.
I testi inclusi nella prova di seconda e di quinta primaria sono scelti prestando attenzione:
all’interesse che possono suscitare nei bambini, così da invogliarli a leggere e a mettere in moto quella curiosità che favorisce un atteggiamento attivo nei confronti del testo
allo spessore del testo, in modo da poter porre domande che coprano un’ampia gamma di abilità di lettura e tocchino diversi aspetti della comprensione.
Riguardo la riflessione sulla lingua, in seconda primaria non è possibile procedere a una valutazione di conoscenze e competenze grammaticali in senso proprio. Pertanto la prova propone alcuni esercizi che verificano alcuni aspetti del grado di sviluppo linguistico e metalinguistico dell’alunno.
La Prova della classe seconda è in formato cartaceo e dura 45 minuti, più altri 15 minuti di tempo aggiuntivo per allievi disabili o con DSA. La Prova di lettura, svolta solo nelle classi campione, dura due minuti.
In quinta primaria invece la valutazione di conoscenze e competenze grammaticali è svolta mediante esercizi di riflessione sulla lingua che tengono conto dello sviluppo linguistico e cognitivo degli alunni di quella specifica età.
La Prova della classe quinta è in formato cartaceo e dura 75 minuti, più 10 minuti per rispondere ai quesiti del questionario studente. Sono previsti poi ulteriori 15 minuti di tempo aggiuntivo per allievi disabili o con DSA.
La Prova di Matematica della Scuola primaria
La Prova di Matematica della scuola primaria misura le conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche che consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Le conoscenze matematiche contribuiscono infatti alla formazione culturale delle persone e delle comunità, sviluppando le capacità di mettere in stretto rapporto il pensare e il fare e offrendo strumenti adatti a percepire, interpretare e collegare tra loro fenomeni naturali, concetti e artefatti costruiti dall’uomo, eventi quotidiani.
La matematica ci offre gli strumenti per la descrizione scientifica del mondo e per affrontare problemi utili nella vita quotidiana. Contribuisce inoltre a sviluppare la capacità di comunicare e discutere, di argomentare in modo corretto, di comprendere i punti di vista e le argomentazioni degli altri.
La Prova della classe seconda, in formato cartaceo, dura 45 minuti, più altri 15 minuti di tempo aggiuntivo per allievi disabili o con DSA.
La Prova della classe quinta, in formato cartaceo, dura 75 minuti, più 10 minuti per rispondere ai quesiti del questionario studente. Sono previsti poi ulteriori 15 minuti di tempo aggiuntivo per allievi disabili o con DSA.
di VALENTINA ZIN
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