PRESIDI CATEGORICI: “GIA’ PERSI TROPPI GIORNI DI LEZIONE”
Il presidente dell'Associazione nazionale presidi,(Anp), Antonello Giannelli, è intervenuto sul tema della chiusura anticipata degli istituti scolastici italiani per le vacanze natalizie.
"Non capisco quando il Lazio dovrebbe anticipare la chiusura delle scuole e quando ce lo dovrebbe comunicare, dal momento che tra poco più di una settimana termineranno le lezioni. I giorni di scuola persi sono già stati troppi. Sono d'accordo con il Governo -dichiara Giannelli - Non è il caso di studiare come perderne altri da recuperare a giugno, quando si fa la corsa a finire prima”.
Segue la risposta delle Asl romane, le quali negano di aver chiesto una chiusura anticipata, i direttori delle Asl spiegano che: "non hanno mai chiesto ai Prefetti chiusure anticipate delle scuole. La situazione è costantemente monitorata e ogni azione deve essere proporzionale all’andamento della curva epidemiologica che vede il nostro territorio in zona bianca dove non sono previsti ulteriori misure di restrizione. Oggi la priorità è correre velocemente con la campagna di vaccinazione che parte domani.”
"Da quanto appreso, nel Lazio stanno pensando di anticipare la chiusura delle scuole a causa della recrudescenza della malattia. - afferma Turi, e aggiunge - Sarebbe utile anticipare la chiusura delle scuole durante le feste natalizie, come si pensa di fare nel Lazio, a causa della recrudescenza dei contagi e per consentire al personale scolastico ed agli studenti di vaccinarsi in modo tranquillizzante, non vessatorio. I venti giorni di tempo previsti per vaccinarsi dall'invito del dirigente sono pochi e l'anticipazione delle vacanze di Natale farebbe da deterrente agli alibi al personale che pur di non farlo intende ricorrere ad escamotage con le prenotazioni che non sono istantanee".
"I giorni persi in caso di anticipazione delle vacanze di Natale potrebbero essere recuperati a giugno, quando la situazione dei contagi sarà più sotto controllo. Siamo in attesa di istruzioni da Ministero - conclude - come al solito tardive perché arrivano come al solito a ridosso o dopo la scadenza”.
di VALENTINA ZIN
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