Francesco non vuole combattere solo con le armi, ma vuole organizzare raccolte di beni di prima necessità
Un ragazzo italiano di 35 anni, che per otto anni è stato nell’ arma militare, dopo aver visto le terribili immagini di ciò che sta accadendo in Ucraina, ha deciso di partire per dare il suo contributo, per difendere i bambini.
Stava guardando i tg, c’ era una bambina di circa sette anni che in lacrime diceva di aver paura di morire. È stata proprio questa immagine in particolare a spingere Francesco ( così lo chiameremo per garantire l’ anonimato) a partire. L'obiettivo di Francesco non è solo quello di dare il suo contributo militarmente, ma anche quello di organizzare raccolte di beni di prima necessità.
È importante che tutti diano il loro contributo, non è necessario avere una preparazione militare, sono tanti i ragazzi ucraini che, pur non avendo una preparazione militare, stanno combattendo. Questo è quanto afferma Francesco.
Francesco ci tiene a sottolineare che ripudia la guerra, ma che in questo caso non può fare altro che andare, non per la nazione ma per la gente, che soffre da ben otto lunghi anni.
A seguire Francesco sarà un ragazzo veneto, Pietro ( nome di fantasia anche questo), che come esperienza in campo militare ha solo un anno di leva. Anche lui parte per lo stesso motivo che ha spinto Francesco a partire: non riesce proprio a rimanere inerme di fronte alla sofferenza dei bambini ucraini.
Nessun timore per i due giovani, che sanno che potrebbero rischiare la vita. In questo momento salvare la vita di chi soffre, soprattutto la vita dei bambini, ha la priorità su tutto.
di ISABELLA CASTAGNA
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