INCLUSIONE SCOLASTICA:TROPPI OSTACOLI BUROCRATICI, NEL TENTATIVO DI REGOLAMENTARE SI RISCHIA DI LEDERE I DIRITTI FONDAMENTALI
- La Redazione
- 25 giu
- Tempo di lettura: 2 min
"L’inclusione non può essere subordinata alla produzione di carte superflue, né tantomeno trasformarsi in un percorso a ostacoli per chi vive già quotidianamente situazioni complesse..."

"Il comune di Trani ha, di recente, adottato delle delibere, poco fruibili, in materia di accesso all’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità, oggetto in queste ore di un acceso dibattito pubblico e di puntuali rilievi da parte di INPS e del Garante regionale delle Persone con Disabilità.
Siamo di fronte a un caso emblematico di come, nel tentativo di regolamentare, si rischi di ledere i diritti fondamentali.
La richiesta di ulteriori certificazioni per accedere a un servizio essenziale come l’assistenza scolastica non solo è stata giudicata ingiustificata dall’INPS – che ha confermato la piena validità giuridica del verbale della Commissione medica integrata – ma rappresenta un aggravio inutile per le famiglie e una negazione di fatto del principio di uguaglianza sancito dalla Costituzione. L’inclusione non può essere subordinata alla produzione di carte superflue, né tantomeno trasformarsi in un percorso a ostacoli per chi vive già quotidianamente situazioni complesse. La scuola, in quanto presidio democratico e comunitario, deve essere luogo in cui la fragilità non viene trattata come un’eccezione da giustificare, ma come parte integrante della ricchezza umana.
Regolamenti che sembrano rispondere più a logiche amministrative che a un’effettiva attenzione ai bisogni delle persone con disabilità rischiano di indebolire la credibilità delle istituzioni e compromettere il rapporto fiduciario con i cittadini. Non è accettabile che, in un Paese civile, il diritto all’assistenza diventi oggetto di valutazioni riduttive o selettive. La dignità di ogni alunno non può essere negoziata né filtrata da cavilli burocratici. Il Coordinamento Docenti dei Diritti Umani, da sempre impegnato nella tutela dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nella promozione di una cultura dell’inclusione scolastica, si unisce alle legittime istanze emerse dal territorio per una revisione immediata del regolamento, nel rispetto della normativa nazionale e dei principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Invitiamo il Comune di Trani a un atto di responsabilità: aprire un confronto serio con le realtà associative, le famiglie e la scuola. L’identità inclusiva che la città ha costruito negli anni non può essere disattesa proprio su un tema così delicato. Il rischio non è solo normativo, ma profondamente etico.
( Comunicato del CNDDU - Coordinamento Docenti dei Diritti UMANI)
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