Il disegno di legge della nuova legge di bilancio 2022, in via di approvazione, all’articolo 117 conferma anche per il prossimo anno l’assegnazione della cosiddetta “Card Cultura” ai giovani che compiono 18 anni. La misura è stata introdotta per la prima volta nel 2016.
In particolare, il comma 1 dispone, che, “al fine di promuovere lo sviluppo della cultura e la conoscenza del patrimonio culturale, dal 2022, a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, è assegnata, nell’anno del compimento del diciottesimo anno di età, e nel rispetto del limite massimo di spesa di € 230 mln annui, una Carta elettronica”.
Il bonus permette di acquistare:
biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
spettacoli dal vivo;
libri;
abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale;
musica registrata;
prodotti dell’editoria audiovisiva;
titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali e consente anche di sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro o di lingue straniere.
“Dalla prima edizione ad oggi si sono registrati circa 1,6 milioni di ragazzi che hanno speso in cultura oltre 730 milioni di euro” di cui “l’83% per acquisto di libri, il 14% per concerti e musica mentre il restante 3% per le altre varie spese culturali previste” ha spiegato il Ministero della cultura (MIC) in un comunicato del 28 marzo 2021. Nell’ ultimo comunicato del 21 maggio 2021, il MIC fa sapere che: “Ad oggi sono 314.000 i ragazzi nati nel 2003 che si sono registrati sul sito www.18app.it e hanno già speso 32,5 milioni di euro”. Il Ministro della Cultura il 3 novembre 2021, rispondendo all’Assemblea della Camera ad un’interrogazione ha reso noto che: “Anche insieme ad altri Ministri della Cultura europei, abbiamo proposto l’istituzione di una card cultura valida su tutto il territorio europeo, per fruire dei contenuti culturali indipendentemente dal Paese di provenienza”.
Dall’inizio dell’istituzione del Bonus Cultura sono stati quasi 2 milioni i ragazzi che hanno speso circa 800 milioni in cultura”. La somma assegnata con la Carta non costituisce reddito imponibile ai fini del computo del valore dell’ISEE.
Il Ministero della Cultura vigila sul corretto funzionamento della Carta e, in caso di eventuali usi difformi, o di violazione delle disposizioni attuative, può disattivare la Carta; cancellare strutture, imprese o esercizi commerciali dall’elenco dei soggetti accreditati, negare l’accredito alle stesse strutture, imprese o esercizi commerciali; recuperare le somme non rendicontate correttamente o eventualmente utilizzate per spese inammissibili; in via cautelare, sospendere l’erogazione degli accrediti, ovvero, nel caso di condotte più gravi o reiterate, sospendere strutture, imprese o esercizi commerciali dall’elenco dei soggetti accreditati.
L’elenco degli esercizi commerciali, sale cinematografiche, teatri, gli istituti e i luoghi della cultura e i parchi naturali, le altre strutture ove si svolgono eventi culturali o spettacoli dal vivo, presso i quali è possibile utilizzare la Carta sono visibili, a cura del MIC, al seguente link: CLICCA QUI;
Ai fini della vigilanza, il MIC e la Guardia di finanza stipulano una convenzione per regolare le modalità di accesso ai dati e alle informazioni relativi all’assegnazione e all’utilizzo della Carta, per il loro utilizzo da parte delle Fiamme Gialle per le attività di polizia economico-finanziaria. La disposizione, al fine di evitare truffe, consente alla Guardia di Finanza di accedere ai dati dei beneficiari del bonus e alle informazioni disponibili nella piattaforma.
di MARIA SQUILLARO