Ancodis: quinta nota ministeriale sul divieto dell’uso dei cellulari a scuola (1998-2025)
- La Redazione
- 21 giu
- Tempo di lettura: 4 min
"Sono trascorsi 17 anni dalla prima circolare ministeriale che poneva limiti all’uso del “telefonino” a scuola da parte del personale docente. Siamo nel 2025 e si pongono gli stessi limiti... "

Sono trascorsi 17 anni dalla prima circolare ministeriale che poneva limiti all’uso del “telefonino” a scuola da parte del personale docente. Siamo nel 2025 e si pongono gli stessi limiti a tutti gli studenti della scuola. Il tempo scorre e il problema sembra diventare più rilevante se il MIM ha ritenuto di emettere la quinta circolare in ordine temporale.
Allora facciamo un viaggio nel tempo:
Circolare 362 del 25/8/1998 sull’uso del telefonino da parte dei docenti si fa rilevare che “tali comportamenti - laddove si verifichino - non possono essere consentiti in quanto si traducono in una mancanza di rispetto nei confronti degli alunni e recano un obiettivo elemento di disturbo al corretto svolgimento delle ore di lezione che, per legge, devono essere dedicate interamente all’attività di insegnamento e non possono essere utilizzate - sia pure parzialmente - per attività personali dei docenti”; (Min. Berlinguer);
Circolare 30 del 15/3/2007 indica le “linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l’attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti… Per quanto attiene alla responsabilità deontologica e professionale dei dirigenti, dei docenti e del personale ATA, si ricorda che il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni sussiste in tutti gli spazi scolastici ed esige la tempestiva segnalazione alle autorità competenti di eventuali infrazioni, ed in particolare quando trattasi degli episodi di violenza sopra richiamati, dovere la cui inosservanza è materia di valutazione disciplinare”
(Min. Fioroni); A.N.Co.Di.S. (Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici e delle figure di sistema)
Associazione
Circolare 107190 del 19/12/2022 “Indicazioni sull’utilizzo dei telefoni cellulari e analoghi dispositivi elettronici in classe… Conclusivamente si invitano le SS.LL. a favorire l’osservanza di quanto rappresentato, promuovendo, ove occorrano, le necessarie integrazioni dei Regolamenti delle rispettive istituzioni scolastiche e dei Patti di corresponsabilità educativa, volte a contrastare utilizzi impropri o non consentiti dei dispositivi suindicati. Si ringrazia sin d’ora della consueta, responsabile attenzione, rivolta a promuovere il rispetto delle relative indicazioni, nell’ottica di assicurare la qualità delle attività didattiche e, con questa, l’effettiva garanzia del diritto allo studio, in un contesto sicuro, dignitoso e sereno, nell’ottica del consolidamento di una sempre più sinergica alleanza tra scuola, famiglie, alunne e alunni” (Min. Valditara);
Circolare 5274 del 11/7/2024 “Disposizione in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione AS 2024-2025” impone il divieto totale di utilizzo dei cellulari nel primo ciclo, anche per finalità educative (con la possibilità di deroghe specifiche per gli alunni con PEI o PDP), finalizzato a tutelare lo sviluppo cognitivo e sociale degli alunni in una fase dello sviluppo certamente particolare. Le scuole sono invitate ad aggiornare i regolamenti interni, prevedendo sanzioni progressive per il mancato rispetto delle regole (Min. Valditara);
Circolare 3392 del 16/6/2025 “Disposizioni in merito all'uso degli smartphone nel secondo ciclo di istruzione…le istituzioni scolastiche provvederanno, pertanto, ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa prevedendo per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo dello smartphone durante l'orario scolastico anche a fini didattici, nonché specifiche sanzioni disciplinari per coloro che dovessero contravvenire a tale divieto. È rimessa all’autonomia scolastica l’individuazione delle misure organizzative atte ad assicurare il rispetto del divieto in questione” (Min. Valditara).
Unica e sostanziale differenza in questi lunghi 17 anni?
Sembrerebbe solo quella semantica, se da telefonino siamo passati a smartphone ma con un unico comune denominatore: vietare e sanzionare senza cercare di mediare! Siamo proprio sicuri dell’efficacia di un divieto tout court?
Concordiamo sicuramente con il Ministro che pone forte il tema pedagogico di “rafforzare le azioni finalizzate a educare all’uso responsabile e consapevole dello smartphone e degli altri strumenti digitali“.
Allora adoperiamoci tutti – nel pieno rispetto dell’autonomia – per la ricerca di strategie pedagogiche che facciano prevalere il valore didattico dello strumento piuttosto che l’azione repressiva e sanzionatoria che resterebbe incompresa e certamente contrastata.
Per esempio, proponiamo agli alunni periodiche esperienze condivise “smartphone free” in un patto educativo scuola-alunni-genitori nel corso dell’anno scolastico!
Le comunità scolastiche da anni sono impegnate nella ricerca della saggia mediazione divieto- consenso e in una sfida pedagogica che deve tendere alla equilibrata integrazione tra metodologie di insegnamento “tradizionali” e l’uso degli strumenti digitali in possesso degli alunni e/o delle scuole. Allora sull’uso degli smartphone negli ambienti di apprendimento fidiamoci dell’autonomia
didattica che si esprime attraverso le delibere degli organi collegiali, costruiamo un’azione sinergica con i genitori, confidiamo nei nostri piccoli o grandi alunni che devono comprendere non il senso del divieto perfino nelle attività didattiche ma il buon senso del loro opportuno utilizzo.
di LA REDAZIONE
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