"La FLC CGIL ha proclamato per il 31 Ottobre lo sciopero nazionale del comparto “Istruzione e..."
La FLC CGIL ha proclamato per il 31 Ottobre lo sciopero nazionale del comparto “Istruzione e Ricerca”.
Le richieste generali per tutto il comparto e e quelle specifiche per il settore Ricerca sono note:
lo stanziamento di risorse aggiuntive per il rinnovo del CCNL 2022-2024 al fine di tutelare la perdita del potere di acquisto dei salari in linea con la percentuale dell’inflazione IPCA per il triennio di riferimento
la salvaguardia della dimensione nazionale del CCNL contro qualsiasi ipotesi di regionalizzazione
uno specifico finanziamento per consentire la stabilizzazione dei lavoratori precari
la cessazione immediata delle invasioni di campo da parte del legislatore sulle materie che attengono la regolazione del rapporto di lavoro
una riforma dell’ordinamento professionale che riconosca la specificità dei ricercatori e dei tecnologi e valorizzi il personale tecnico e amministrativo
il recupero della mancata erogazione del 5% dell’incremento contrattuale relativo al triennio 2019-2024 e la mancata finalizzazione sia dello 0,22% della massa salariale per l’incremento dei fondi accessori, sia delle risorse aggiuntive destinate agli Enti di Ricerca dalle finanziarie 2022 e 2024.
Il 28 Ottobre alle 10:30 i lavoratori e le lavoratrici di INDIRE si riuniscono in assemblea per condividere le ulteriori ragioni della mobilitazione che riguardano l'ente: il commissariamento imposto dal Ministro Valditara e il caos istituzionale conseguente (a oggi non è stato ancora comunicato al personale l’insediamento di Francesco Verbaro che presenzia eventi pubblici come commissario di INDIRE, mentre la presidente risulta ancora in carica) che mettono a serio rischio l'autonomia di Ricerca dell'ente, a partire dalla ridefinizione dei suoi compiti statutari
le trattative sindacali interrotte senza alcuna ragione per l'ennesima volta, lasciando nell'incertezza i precari con contratto in scadenza al 31 dicembre 2024, tradendo anche quest'anno gli impegni presi per la valorizzazione, per le progressioni di carriera e la contrattazione integrativa
la generale frustrazione, il clima di intimidazione, la tristezza che ammorba un'intera organizzazione in balia di continue richieste senza programmazione che producono la permanente, grottesca ridefinizione annuale della Ricerca, l'abbondanza di consulenti e l’isolamento dell’Agenzia Erasmus+
l'assenza di un investimento credibile nella Ricerca a stimolo e supporto della responsabilità pubblica in materia di scuola ed educazione, risultato di una governance priva di credibilità scientifica, troppo spesso alla mercé delle pressioni della politica e del mercato.
L’assemblea si terrà in presenza nelle sedi INDIRE a Roma e Firenze e in collegamento online. Interverrà la segretaria generale FLC CGIL Gianna Fracassi.
Il 31 Ottobre lavoratori e lavoratrici aderiranno allo sciopero nella convinzione che per cambiare l’INDIRE sia necessario connettersi alle istanze generali che la FLC CGIL sta ponendo alla Destra di governo senza ottenere risposte accettabili.
La superficiale indulgenza al dissesto ecologico, l'abitudine alle discriminazioni profonde, il ritorno alla repressione del dissenso, la crescente spesa militare a discapito del welfare, la retorica del fallimento colpevole nella competizione totale, la prostrazione del lavoro dipendente e l'abuso del lavoro precario, sono attacchi alle radici della democrazia. Colpire la scuola, l'università, la ricerca, le arti, come colpire la Sanità pubblica e il Lavoro, significa strozzare il presente, sotterrare il futuro.
"Scioperiamo per difendere l'Istruzione e la Ricerca che sono capisaldi di libertà sanciti dalla Costituzione antifascista: per ripensare il lavoro, per trasformare la società e per costruire la pace", ha affermato il sindacato.
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