Mario Pittoni: “Le crocette devono sparire subito!”
Il DL 36 del 30 aprile 2022 è appena sbarcato in Parlamento per la sua prossima conversione in legge, ciò nonostante, iniziano già ad affiorare le prime controversie.
Infatti nel testo pubblicato in GU, all’articolo 46, si legge chiaramente che è previsto fino al 31 dicembre 2024, il mantenimento dell’attuale sistema dei quiz, mentre dal 1° gennaio 2025, la prova sarà composta da domande a risposta aperta. Ma per quale motivo il testo del decreto conferma ancora i test a crocette?
Mario Pittoni, vicepresidente della Commissione Cultura e responsabile del Dipartimento scuola della Lega, sostiene: “Aver mantenuto le domande a risposta chiusa nella fase transitoria conferma i dubbi sull’intenzione di colpire il precariato storico, cosa che per la scuola rappresenterebbe la perdita di un fondamentale bagaglio d’esperienza a danno della qualità del servizio. L’impressione è che si cerchi di imporne definitivamente l’utilizzo con il ‘miraggio’ dei concorsi a cadenza annuale, che però – come ben sanno gli addetti ai lavori – nella scuola sono tecnicamente impraticabili. Servirebbero solo a giustificare un impianto sicuramente più veloce ed economico (che certamente piace al Mef), ma che – com’è largamente riconosciuto – comporterebbe uno scadimento senza precedenti nella qualità del corpo docente”.
“Le crocette devono sparire da subito per tutti. E vanno riattivati i percorsi formativi abilitanti all’insegnamento senza numero chiuso e senza dover prima superare prove concorsuali guarda caso a crocette”.
“Chiediamo che per la norma sul reclutamento venga preso in considerazione il nostro progetto, più mirato sulle indicazioni di Bruxelles e che valorizza la formazione in servizio del personale docente oggi pesantemente mortificata, riformando un sistema che oggi privilegia la conoscenza (semplificando: la memoria) sulla competenza (l’esperienza)”.
di VALENTINA ZIN
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