Confermata la bozza dell'ultima informativa tra Ministero e Sindacati. Un passo indietro che toglie ogni speranza ai docenti triennalisti...
A seguire il comunicato condiviso da alcuni gruppi di precari triennalisti: "Una storia triste che trova il suo epilogo in un totale abbandono dei docenti precari triennalisti. Parliamo di oltre 250MILA docenti che con rispettive famiglie coinvolge circa un milione di italiani. Un milione di italiani che ha creduto negli slogan elettorali del 2010 dell'attuale maggioranza. "No al concorsone sì alla stabilizzazione, basta precarizzare la scuola" così tuonava il Capo del Governo Giorgia Meloni, suscitando con tale affermazione grande consenso sui social.
Ecco invece cosa è successo: nell'ultima informativa tra Ministero e Sindacati si è visto un ritorno dalla terza alla seconda bozza. Un passo indietro che ha tolto ogni speranza ai docenti triennalisti di avere accesso alla I fascia. In questi ultimi giorni i precari storici hanno spinto molto sul far valere i propri diritti, andando a far leva su molti post elettorali nei quali, da vari esponenti dell'attuale maggioranza, veniva garantita la stabilizzazione ai precari storici e inoltre veniva garantito uno stop ai concorsi. Quindi non si è verificato né uno stop ai concorsi e né la stabilizzazione dei precari, con il conseguente aumento degli stessi."
"Ora si passerà alle vie legali e andremo in Europa a manifestare, porteremo i contratti abusivi reiterati per decenni a tempo determinato, quei contratti che non rispettano le indicazioni dell'Europa, i contratti della discriminazione, quei contratti per i quali il MEF paga sanzioni". POST FACEBOOK DEL COMITATO DEI PRECARI ( CLICCA QUI )."
Queste le parole del forte dissenso dopo la pubblicazione dell'ordinanza pubblicata ieri mattina.
"Siamo oltre 250MILA docenti i "precari storici" ( con almeno tre anni di servizio, in molti più di 10 anni ) ai quali, contravvenendo le indicazioni dell'Europa, vengono rinnovati annualmente contratti a tempo determinato. Oggi viviamo una situazione che ci porta a dire: al danno si aggiunge la beffa. In sede di confronto ANIEF è stato l'unico sindacato che, in merito ad un nostro inserimento in I fascia, ha espresso un fondamentale auspicio nei seguenti termini: ANIEF auspicava che la decisone finale del Ministero non avrebbe confermato l’annunciato clamoroso passo indietro sulle nuove abilitazioni, perché si tradurrebbe in un grave errore e in un danno inaccettabile per i lavoratori e per la scuola pubblica italiana. Ed è per questo che ad ANIEF va il nostro ringraziamento per quanto asserito in sede di confronto. Ora - continuano i precari - serve andare avanti per le vie legali.
Quindi si può affermare che il grave errore e il danno inaccettabile per i lavoratori e per la scuola italiana si è consumato con la pubblicazione della seconda bozza dell'ordinanza. Possiamo affermare che nessuna delle richieste avanzate nei giorni scorsi dai "comitati dei precari" ( LEGGI LE PROPOSTE ) sia stata accettata."
"A seguire spieghiamo il perché e dove emergerà con chiarezza l'ingiustizia che stiamo subendo.
RATIO DELLA TERZA BOZZA ( ABBANDONATA PER TORNARE ALLA SECONDA )
Sulla terza bozza, nella quale emergeva l'inserimento in I fascia con riserva dei precari storici, atto per ridurre i danni derivanti dai ritardi nell'emanazione delle norme attuative dei percorsi abilitanti, si è dovuto fare dietro front. Quindi l'intenzione di conseguire l'abilitazione all'insegnamento non è più un valido presupposto per inserirsi in I fascia con riserva.
A seguire un'attenta analisi, alla luce dell'ordinanza ministeriale, di quanto si potrà verificare con le nuove assegnazioni
Il problema più grave è quello di non ricevere una nomina su specifica CDC. Scopriamo perché. I percorsi da 30, 36 e 60 CFU dovevano partire in simultanea proprio per non creare difficoltà ai docenti stessi. La sola attivazione dei percorsi abilitanti per quanti già possiedono un'abilitazione porterà, a seguito dell'aggiornamento delle GPS, ad una riduzione di cattedre su determinate classi di concorso a vantaggio di altre. Si parla di oltre 100MILA "docenti ingabbiati" che stanno già conseguendo l'abilitazione su un ulteriore CDC.
Infatti molti docenti abilitati decideranno di presentare domanda nelle GPS 2024, domanda con inserimento in prima fascia. L'inserimento in prima fascia comporta, a prescindere dal punteggio, una precedenza rispetto ai precari storici che rimarranno in seconda fascia.
Facciamo un esempio pratico:
un precario storico inserito in seconda fascia con 150 punti, che insegna matematica da 10 anni, verrà chiamato solo ad esaurimento della prima fascia. Quindi un neo abilitato anche se ha un punteggio molto basso, per esempio 50 punti, verrà nominato su cattedra sempre prima dei precari storici, a prescindere come già detto dal punteggio.
Quindi lo spostamento di cattedre andrà a modificare gli equilibri, anche se non di fatto in termine numerico assoluto, si andrà incontro ad una riduzione di cattedre su alcune CDC e un aumento su altre. Se la situazione non cambierà vedremo da settembre, con molta probabilità, una nuova ridistribuzione di cattedre che terrà conto di decine di migliaia di nuovi docenti abilitati"
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di LA REDAZIONE
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