Educazione civica nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, appello del CNDDU al MIM affinché si favorisca un concreto potenziamento delle cattedre afferenti alla classe di concorso A046
- La Redazione
- 18 ore fa
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"L’Educazione civica, oggi disciplina trasversale e curricolare, rappresenta una componente fondamentale del percorso educativo degli studenti... "

Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani, alla luce delle sempre più crescenti esigenze educative e formative legate all’insegnamento dell’Educazione civica nelle scuole italiane di ogni ordine e grado, rivolge un appello accorato al Ministro dell’Istruzione e del Merito, prof. Giuseppe Valditara, affinché si favorisca un concreto potenziamento delle cattedre afferenti alla classe di concorso A046 - Discipline giuridiche ed economiche, nell’ambito dell’organico dell’autonomia e del potenziamento.
L’Educazione civica, oggi disciplina trasversale e curricolare, rappresenta una componente fondamentale del percorso educativo degli studenti, contribuendo allo sviluppo della coscienza civile, al rispetto della legalità e alla comprensione dei principi costituzionali, europei e internazionali. Per rendere realmente efficace tale insegnamento è indispensabile il contributo di docenti con una formazione specifica in ambito giuridico ed economico, in grado di garantire un approccio rigoroso, aggiornato e coerente ai contenuti previsti dalle Linee guida ministeriali.
Il ruolo del docente di Diritto è centrale per una didattica dell’Educazione civica che sia autenticamente interdisciplinare, ma anche dotata di una solida base giuridico-istituzionale, soprattutto nei contesti scolastici in cui la materia “Diritto” non è presente come disciplina curricolare. In tali situazioni, numerosi istituti scolastici utilizzano i docenti della classe A046 in organico potenziato per supportare gli indirizzi privi di insegnamenti giuridici, permettendo agli studenti di avvicinarsi con consapevolezza a temi di grande attualità quali: i diritti umani, la cittadinanza digitale, la sostenibilità, la giustizia sociale, la Costituzione e l’ordinamento democratico italiano.
Tuttavia, si osserva con preoccupazione come la classe A046 sia ancora scarsamente rappresentata nei quadri organici delle scuole, anche nei casi in cui il potenziamento dell’offerta formativa lo renderebbe opportuno e funzionale. Tale carenza rischia di svilire la qualità dell’insegnamento dell’Educazione civica, relegandola a un ruolo accessorio e frammentario, spesso affidato a docenti privi di una formazione specialistica coerente con la complessità dei contenuti da trattare.
Alla luce di quanto sopra, il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani propone e sollecita:
L’incremento strutturale delle cattedre A046 nelle scuole secondarie di primo e secondo grado attraverso l’organico dell’autonomia, prevedendo specifici posti di potenziamento dedicati all’insegnamento del Diritto e dell’Educazione civica.
L’inserimento stabile dei docenti A046 nei team multidisciplinari deputati all’attuazione del curricolo di Educazione civica, con compiti di coordinamento e progettazione didattica.
L’adozione di linee guida ministeriali che riconoscano formalmente la competenza prioritaria dei docenti di Diritto per l’insegnamento dell’Educazione civica, come già avviene in altri ambiti disciplinari specialistici.
La promozione di percorsi formativi per il personale scolastico volti a valorizzare il contributo delle scienze giuridiche ed economiche nella costruzione del sapere civico.
Il Coordinamento invita il Ministro Valditara ad aprire un tavolo di confronto istituzionale con i rappresentanti della classe A046 e le organizzazioni professionali del settore, al fine di riconoscere il valore strategico della cultura giuridica nella scuola italiana e di avviare politiche concrete per un suo potenziamento diffuso, organico e strutturale.
Solo con una visione chiara, inclusiva e lungimirante dell’insegnamento dell’Educazione civica sarà possibile formare cittadini consapevoli, responsabili e protagonisti della vita democratica del Paese.
(Comunicato CNDDU)
di LA REDAZIONE
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