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Docenti e ATA, taglio di 5560 posti previsto in LEGGE DI BILANCIO ( decreto ), quali le speranze per i precari storici? Dati ARAN parlano di quasi 300mila precari

In particolar modo l'art. 110, rubricato "Misure in materia di personale pubblico", al comma 7, si occupa degli organici del comparto scuola...


Anche se sembra essere finito il tempo di addossare all'Europa le colpe per le mancate assunzioni dei docenti idonei e dei precari storici la situazione non cambia, non solo non si assume, nella misura e nei termine di ridurre il precariato, ma in prospettiva futura assisteremo addirittura ad una riduzione di docenti e di ATA. Una notizia che non tiene certamente conto del " possibile abuso di contratti di lavoro a tempo determinato”, per il quale la Commissione Europea ha deciso di deferire il nostro Paese dinanzi alla Corte di giustizia dell'Unione europea per l’utilizzo abusivo e reiterato di rapporto di lavoro a termine e per le condizioni di lavoro discriminatorie previste nei confronti del personale precario.


Quindi si continua a tagliare nonostante la risposta inequivocabile della commissione europea: "il sistema di reclutamento dei docenti è responsabilità degli Stati membri". Quindi per l'Italia nonostante deve pensare a risolvere il problema del reclutamento di circa 250mila docenti chi è al Governo purtroppo non si riesce a programmare in tale direzione.

Quali le speranze per i precari storici?

Ad oggi non esiste un piano di assunzione dei precari storici nel tempo con la finalità di azzerare questo numero altissimo. Abbiamo solo il dato delle assunzioni da concorso che a stento riesce a coprire i pensionamenti. L’ultimo rapporto Aran fa emergere un dato preoccupante, sono 294.385 i contratti a tempo determinato tra docenti e ATA della scuola, a fronte di soli 4.749 precari nelle funzioni centrali, 9.415 nelle funzioni locali e 869 nella sanità.

Quindi almeno fino ad oggi non c'è una luce in fondo al tunnel.

A seguire nel dettaglio quanto previsto dalla Manovra:

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha apposto ieri la sua firma sulla manovra di bilancio 2025 (c.d. Legge di Bilancio) così confermando la conformità del testo ai requisiti costituzionali e dando il via all'iter parlamentare che determinerà l'approvazione definitiva del provvedimento entro il 31 Dicembre.

Il testo prevede, per il mondo della scuola, alcune novità in senso negativo. Si parla di una riduzione di organico docenti e ATA quando invece il mondo dei "precari storici" si aspettava un aumento di organico.


In particolar modo l'art. 110, rubricato "Misure in materia di personale pubblico", al comma 7, si occupa degli organici del comparto scuola.

RIDUZIONE DELL'ORGANICO DELL'AUTONOMIA

Ecco cosa prevede la BOZZA della Legge di Bilancio:

A decorrere dall'anno scolastico 2025/2026 la dotazione organica complessiva di cui all'articolo 1, commi 64 e 65, della legge 13 luglio 2015, n. 107, è ridotta di 5.660 posti dell’organico dell’autonomia.

Conseguentemente, le consistenze dell'organico dell'autonomia del personale docente sono corrispondentemente ridotte.

RIDUZIONE DEL PERSONALE ATA

Sempre la Bozza del testo dispone che:

"Con decreto del Ministro dell'istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, sentita la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, da adottare entro il 15 febbraio 2025, si procede alla revisione dei criteri e dei parametri previsti per la definizione delle dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola, in modo da conseguire, a decorrere dall'anno scolastico 2025/2026 una riduzione nel numero dei posti pari a 2.174 unità".


RIMODULAZIONE DELLE RIDUZIONI

"Con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, da emanare entro il 31 marzo 2025, le riduzioni riferite al personale docente possono essere rimodulate nell’ambito dell’organico triennale dell’autonomia di cui all’articolo 1, commi 64 e 65 della legge 13 luglio 2015, n. 107 ad invarianza finanziaria. Con il decreto di cui al quarto periodo, in deroga a quanto disposto dal presente comma, è possibile rimodulare le riduzioni dei posti dell’organico dell’autonomia e del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, garantendo l’invarianza finanziaria".

SCARICA LA BOZZA DEL DISEGNO DI LEGGE








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