Nella giornata di ieri, 10 febbraio 2023, in occasione dello sciopero generale che ha interessato tutto il comparto scuola, docente, ata, educativo e dirigente a tempo determinato e indeterminato delle scuole in Italia e all’estero, indetto dall’Unione Sindacale di Base (USB), lavoratori, insegnanti, personale ATA, precari e studenti hanno manifestato davanti al Ministero dell’Istruzione e del Merito.
In viale Trastevere hanno preso la parola le tante realtà che hanno aderito alla giornata di protesta: il personale cosiddetto covid, soprattutto ATA, i docenti che hanno svolto i concorsi indetti negli anni dai governi, i docenti di ruolo “ingabbiati”, impossibilitati a conseguire ulteriori abilitazioni, i vincolati a permanere in sedi disagiate per le condizioni di vita e familiari per almeno tre anni, gli studenti in ferma opposizione al PCTO e allo sfruttamento di un mondo del lavoro sempre più affamato di profitto.
Una delegazione è stata ricevuta al Ministero, a cui è stato consegnato il documento elaborato da USB Scuola. Durante l’incontro è stato chiesto l’avvio di un tavolo sulla precarietà, al quale USB si impegnerà a portare avanti la battaglia per l’aumento degli organici, la stabilizzazione dei precari con almeno tre anni di servizio e per l’esaurimento delle graduatorie di merito concorsuali, nonché per il diritto alla formazione obbligatoria gratuita.
di CLAUDIO CASTAGNA
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