Tupini: "L’anima ha bisogno delle luci di Natale anche nella quotidianità, sta bene quando vive di magia”

"L'anima ha necessità delle luci di Natale, sta bene quando vive la magia. La città decorata con le luci dovrebbe esserci sempre. Perché no? Perché non gioiosa? Bisogna sempre soffrire?..."

“Questa festa di Natale guardatela come una possibilità di intravedere maggiormente una dimensione che fa stare meglio” Gabriella Tupini, "psicologa del web", in un suo recente intervento ci spiega il perché dobbiamo portare un po della magia del Natale nella vita di tutti i giorni, per consentirci di essere più felici e leggeri.

“La festa di Natale ha un aspetto magico e piace per questo, le decorazioni del Natale sono fantasiose, sono luci che brillano nel buio. Tutto è misterioso: ha ninnoli lucenti, ha dolci e ha un clima magico”. Per l’esperta non è solo estetica. Tutto ciò che c’è intorno al Natale riesce a scaldarci il cuore, è una carezza all’anima e noi uomini, continua Tupini: “abbiamo bisogno di magia, abbiamo bisogno di scoprire che questo mondo è animato, è un mondo di sorpresa, mentre nel mondo odierno è tutto già scritto, è tutto già conosciuto”. 

Infatti, nelle giornate che si susseguono e che ci sembrano tutte uguali, abbiamo perso la fantasia, lo stupore, la meraviglia tutto quello che , invece, riusciamo a riscoprire nel periodo Natalizio. Ad oggi, secondo l’esperta: “Non vediamo il mondo per com’è, ma lo vediamo presi dai nostri dolori, dalla nostra sofferenza, dalle nostre preoccupazioni, dalle nostre angosce. Abbiamo azzerato le nostre emozioni perché la mente è affaticata da ciò che deve trattenere”.

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Durante il Natale la nostra mente per pochi giorni si discosta dalla sofferenza, dai pensieri negativi e viene invasa da magia, luci colorate e atmosfera, continua Tupini: “L'anima ha necessità delle luci di Natale, sta bene quando vive la magia. La città decorata con le luci dovrebbe esserci sempre. Perché no? Perché non gioiosa? Bisogna sempre soffrire? Non ci consentiamo nemmeno questi piccoli piaceri. Le nostre case dovrebbero essere magiche. Il mondo dovrebbe essere come manifestazione materiale magico”. Non a caso questa è da sempre la festa dei bambini perché anche loro in questo limitato periodo dell’anno possono concedersi di sognare un po, perché secondo la psicologa, il Natale gli restituisce quella: “fetta di mondo magico che loro si aspettano e che noi gli neghiamo sempre. Ci sono genitori che si rifiutano di dire ai figli che c'è Babbo Natale, la Befana, perché devono guardare la realtà e non le favole, che sono l'unica apertura che hanno i bambini su un mondo magico, li vogliono proprio deprimere questi bambini”.

Tupini consiglia ai genitori di lasciare che i bambini facciano semplicemente i bambini. Il Natale non trasforma un bambino in un adulto. E conclude: “Il nostro bisogno di magia è il nostro bisogno di varcare la Cittadella della mente, dove noi ne siamo prigionieri. La nostra anima desidera uscire da questo freddo, da questo squallore dove tutti si devono mettere in fila a fare lo stesso tipo di vita per stare bene. E dove, invece, tutti stanno male”. Secondo Tupini, è proprio quando noi cerchiamo di stare in contenitori che non ci appartengono, quando moduliamo la nostra vita sulle aspettative della società, quando a tutti i costi vogliamo una vita lontana dal nostro essere, che perdiamo la magia del Natale. Per riscoprirla occorrerebbe solo guardarci dentro con “occhi più veri”.

Per te, lettore che ci segui: quanto spazio lasci nella tua quotidianità allo stupore e alla meraviglia? Ti concedi mai il diritto di vivere momenti di leggerezza, anche lontano dalle feste?

Scorri in basso e raccontaci la tua esperienza nei commenti, anche in forma anonima, condividere può aiutare altri a ritrovare un po’ di magia anche nei giorni ordinari.

di NATALIA SESSA