Tamaro: "Esistono regali inaspettati che la vita ci dona come scintille di luce capaci di illuminare i giorni più tristi"

Attraverso il tema dello stupore e della meraviglia, Susanna Tamaro invita adulti ed educatori a riconoscere quei piccoli doni capaci di dare luce anche nei momenti più difficili

La meraviglia negli occhi dei bambini è un dono speciale, prezioso, dal valore inestimabile: con la loro semplicità ci dimostrano ogni giorno di più quanto sia bella la vita nelle sue mille sfumature e come sia importante continuare a stupirsi, facendo rifiorire emozioni uniche ed autentiche.

La loro capacità di guardare il mondo con occhi curiosi e disincantati stimola creatività ed immaginazione e così i bambini, a differenza degli adulti, riescono a trasformare l’ordinario in straordinario, valorizzando ogni singolo istante della loro vita senza mai dar nulla per scontato.

A tal proposito la scrittrice Susanna Tamaro coglie l’occasione per esprimere il suo pensiero in merito, dichiarando espressamente che “nessuno quando vede un arcobaleno rimane indifferente perché c’è sempre nel nostro cuore un infantile desiderio di stupore. Penso che dovremmo conservare nella memoria questi regali inaspettati che la vita ci dà come piccole scintille di luce capaci di illuminare i giorni più tristi”.

Dunque anche nei momenti più difficili e tristi sarà importante imparare di nuovo a guardare il mondo con gli occhi dei bambini, occhi dai quali traspare purezza e sincerità, così concedendosi la possibilità di continuare a sognare, immaginando un mondo pieno di infinite possibilità.

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Ecco allora l’importanza di prendersi cura dei bambini che oggi più che mai hanno bisogno di adulti di riferimento capaci di supportarli nel loro processo di crescita così da diventare ben presto adulti maturi e capaci di scegliere autonomamente e consapevolmente. Da qui il ruolo fondamentale svolto anche dagli insegnanti in qualità di educatori: quindi si sente il bisogno non di una “scuola che si accontenta, che non chiede e non dà il massimo”, che non pone a tali ragazzi nessuna sfida se non la “modesta richiesta di disturbare il meno possibile”, per cui “un ragazzo che non disturba è un ragazzo perfetto”, ma la necessità di una scuola presente che sappia supportare i giovanissimi nel loro processo formativo.

Pertanto, infatti, se è vero che “basta affacciarsi a qualsiasi scuola primaria per rendersi conto che ormai in ogni classe sono presenti diversi bambini con grossi problemi comportamentali ”, d’altro canto, però, “accanto a questa drammatica realtà, per fortuna, c’è anche una generazione di ragazzi meravigliosi, meravigliosi per la libertà, per l’apertura mentale, per l’impegno e la serietà che dimostrano in ogni cosa che fanno.

Sono coloro che hanno avuto il dono di essere accompagnati nella loro crescita da adulti in grado di vederli, di prendersi cura di loro: i genitori, principalmente, ma anche un nonno, una zia, un professore, una guida spirituale”, così come spiegatoci molto accuratamente dalla scrittrice Susanna Tamaro.

Dunque i giovanissimi hanno bisogno di qualcuno che sia in grado di vederli, di accorgersi di loro, così da essere ascoltati, capiti, perché “il vero amore non si impone, ma si offre” e tutti noi abbiamo il diritto di essere amati.

Per te, lettore che ci segui: quali piccoli gesti o momenti riescono ancora a sorprenderti nella vita di tutti i giorni? Riesci a riconoscere quelle scintille di luce che illuminano anche i periodi più difficili?

Scorri in basso e raccontaci la tua esperienza nei commenti, anche in forma anonima, condividere può aiutare altri a ritrovare stupore e meraviglia anche nei giorni più bui.

di VALENTINA TROPEA