Lo stanziamento di 150 milioni per la ricerca nell' industria ha l' obiettivo di accorciare il più possibile la distanza tra ricerca e impresa, afferma il ministro Anna Maria Bernini
Centocinquanta milioni di euro per finanziare la ricerca nell’industria e promuovere la competitività del sistema produttivo nazionale. È quanto previsto dal Fondo italiano per le scienze applicate, il Fisa, del Ministero dell’Università e della Ricerca, che vuole sostenere le attività di ricerca e sviluppo con stanziamenti ad hoc, premiando in particolare le idee più innovative e di rilevanza strategica sul piano economico e industriale.
“Il nostro obiettivo è accorciare il più possibile la distanza tra ricerca e impresa – spiega il Ministro Anna Maria Bernini – L’Italia cresce se ha idee, le sperimenta e le mette a frutto. Anche per questo abbiamo voluto destinare queste risorse a progetti in ambiti particolari e settori strategici come la manifattura avanzata, le scienze della vita, la micro e nano elettronica, fino all’intelligenza artificiale e alla cybersecurity”, ha concluso Berni
I progetti potranno essere proposti da persone fisiche appartenenti al sistema della ricerca nazionale, sia pubblica che privata. La valutazione delle proposte sarà effettuata da esperti tecnico-scientifici nominati dal Ministero dell'Università e della Ricerca.
Le domande dovranno essere presentate tra il 4 settembre e il 2 ottobre 2023, mentre l’assegnazione delle risorse è prevista già nei primi mesi del 2024.
Il Fisa è stato istituito con la legge di bilancio 2022 e prevede stanziamenti crescenti fino ad arrivare a 250 milioni a decorrere dal 2025. Risorse che vanno ad affiancarsi a quelle previste dal Fondo Italiano per la Scienza (dedicato alla ricerca fondamentale).
di ISABELLA CASTAGNA
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