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SCUOLA. PNRR: AZIONI DI PREVENZIONE E CONTRASTO DISPERSIONE SCOLASTICA. LE FAQ


In relazione all’attuazione degli interventi coi fondi del PNRR “Azioni di prevenzione e contrasto della dispersione scolastica (D.M. 170/2022)” il Ministero dell’Istruzione nella giornata del 20 febbraio ha pubblicato delle FAQ.


Le tipologie di attività didattiche e formative che possono essere attivate dalle singole istituzioni scolastiche beneficiarie dei finanziamenti sono le seguenti:

  • percorsi di mentoring e orientamento;

  • percorsi per il potenziamento delle competenze di base, di motivazione e di accompagnamento;

  • percorsi per il coinvolgimento delle famiglie;

  • percorsi formativi e laboratoriali co-curricolari;

  • team per la prevenzione della dispersione scolastica.


Alcune delle FAQ pubblicate nella giornata di ieri dal Ministero dell’Istruzione e del Merito:


Le tipologie di attività previste nelle “Azioni” (percorsi di mentoring e orientamento, Percorsi di potenziamento delle competenze di base, di motivazione e accompagnamento, percorsi di orientamento con il coinvolgimento delle famiglie, etc.) sono tutte obbligatorie?

No, le tipologie di attività non sono tutte obbligatorie. Soltanto per la tipologia “Percorsi di mentoring e orientamento” è previsto un minimo previsionale di attività pari ad almeno il 30% del contributo complessivo del progetto.


E’ possibile coinvolgere nei progetti anche gli studenti che hanno già interrotto la frequenza scolastica?

Sì. Si sottolinea che tutti i percorsi sono rivolti a studenti con fragilità negli apprendimenti, a rischio di abbandono o che abbiano già abbandonato la scuola. Rispetto a questa ultima categoria è fortemente raccomandato attivare specifiche misure, soprattutto da parte del team per la prevenzione della dispersione scolastica, per accompagnare il ritorno a scuola di alunni e studenti che abbiano interrotto la frequenza.


I percorsi formativi di mentoring e orientamento e di potenziamento delle competenze possono essere svolti anche di mattina?

Sì, è possibile. Infatti, le azioni di prevenzione e contrasto alla dispersione scolastica richiedono un approccio didattico personalizzato, fondato sul mentoring e sul tutoraggio, quale rafforzamento delle attività didattiche curricolari. In particolare, i percorsi formativi di mentoring e orientamento e di potenziamento delle competenze sono rivolti agli studenti con fragilità degli apprendimenti, a rischio di abbandono o che abbiano già abbandonato la scuola, e richiedono una attività didattica mirata e personalizzata, integrata con quella curricolare. Le Istruzioni operative specificano che i percorsi possono essere svolti anche in prosecuzione pomeridiana dell’orario scolastico, ricomprendendo, pertanto, la possibilità di svolgimento in orario antimeridiano, purché gli stessi siano tenuti da formatori/tutor al di fuori del loro orario di lezione curricolare. Pertanto, nel caso in cui siano stati incaricati docenti/tutor interni per l’attuazione dei percorsi, gli stessi potranno essere retribuiti solo per le attività prestate al di fuori del loro effettivo orario di servizio, nel rispetto del divieto di “doppio finanziamento”. Nel caso di svolgimento dei percorsi in orario antimeridiano non può essere riconosciuta la UCS mensa.


Team per la prevenzione della dispersione scolastica. Come devono essere individuati i docenti tutor interni?

Con l’UCS “Attività tecnica del team per la prevenzione della dispersione scolastica possono essere retribuiti anche il DS, il DSGA o altre figure? I docenti tutor esperti del team per la prevenzione devono essere individuati attraverso specifici avvisi, nel rispetto dei principi di trasparenza, imparzialità ed equità. I docenti tutor esperti possono essere sia esterni che interni. Nel caso di docenti tutor esperti interni l’individuazione può anche avvenire con deliberazione del Collegio Docenti, sulla base di apposita istanza dei docenti interessati e previa valutazione del curriculum in relazione alle attività da svolgere, salvaguardando i richiamati principi di trasparenza ed equità. Con l’UCS relativa possono essere retribuiti solo i docenti tutor esperti interni e/o esterni. Il restante personale non docente interno, eventualmente componente del team, può essere retribuito con la quota dei costi indiretti se essenziale alla realizzazione dei percorsi formativi e del progetto e nei limiti dello stesso importo orario della citata UCS.



di VALENTINA ZIN


contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it


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