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Immagine del redattoreLa Redazione

SCUOLA, CGIL E UIL CONFERMANO LO SCIOPERO DEL 10 DICEMBRE. CISL ANCORA FUORI

CONTRO LA LEGGE DI BILANCIO 2022 SCIOPERO NAZIONALE IL 16 DICEMBRE


Contro la manovra di bilancio Cgil e Uil hanno annunciato lo sciopero generale di otto ore per giovedì 16 dicembre. Alla manifestazione nazionale che si terrà a Roma, a Piazza del Popolo, interverranno i segretari generali di Cgil e Uil, Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri. Iniziative sono previste in altre quattro città. Alla base della protesta dei sindacati la distribuzione degli 8 miliardi per il taglio delle tasse.

Per il comparto scuola lo sciopero di venerdì 10 dicembre è confermato. A proclamare da diversi giorni lo stop della scuola, infatti, sono stati anche altri due sindacati (Snals e Gilda) che non avrebbero compreso le ragioni dello slittamento di sei giorni.



L’ufficialità della conferma dello sciopero per la scuola “separato” dagli altri comparti, però, si avrà non prima del pomeriggio di martedì 7, quando, alle ore 17,30, all’Hotel Londra in Piazza Sallustio a Roma, i segretari generali di Cgil e Uil terranno una conferenza stampa sulle decisioni prese.

La risposta del Governo Draghi

Alle 9, il Governo cercherà di dare risposte a sindacati, lavoratori e cittadini: la maggioranza si confronterà infatti, in due riunioni in programma proprio sulla manovra, sia sul tema del superbonus sia su quello della scuola.

Seguiranno anche una serie di incontri bilaterali fra lo stesso Governo e ciascun partito, a partire dal M5s, in cui ciascun gruppo evidenzierà le proprie priorità.

La strategia è stata scelta al Senato, dove gli emendamenti segnalati finora in commissione Bilancio è salita da 600 a 690 (su un totale di oltre 6.000 proposte di modifica di maggioranza iniziali).

La Cisl resta ancora l’unico sindacato che non parteciperà allo sciopero del 10, ma ha annunciato che nella stessa giornata di martedì 7 riunirà la segreteria.

Nei giorni scorsi il numero uno della Cisl, Luigi Sbarra, aveva dichiarato in una intervista di non vedere ragioni di merito per proclamare una mobilitazione generale: “si incendierebbero i rapporti sociali – aveva detto – e si isolerebbe il mondo del lavoro “quando invece il paese ha bisogno di coesione e responsabilità per costruire insieme una prospettiva di ripartenza e sviluppo”.

“La via maestra – aveva sottolineato – per me rimane quella del dialogo e non quella di un conflitto esasperato che non ha ragion d’essere oggi che, con la nostra azione, abbiamo una legge di Bilancio profondamente cambiata e migliorata”.

Maddalena Gissi, segretaria generale Cisl Scuola spiegava: “aspettiamo gli esiti degli emendamenti e delle interlocuzioni ai tavoli dove ci siamo presentati e quando gli atti di indirizzo diranno cosa vuole fare il Governo prenderemo le nostre decisioni”.


di MARIA SQUILLARO




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