Sale l’RT, oggi è pari al 0.96%. L'incidenza di trasmissione di nuovi positivi al Covid è in risalita: 46 contagi per 100mila abitanti.
L’Istituto Superiore della Sanità segnala anche un RT ospedaliero a 1,13.
Le terapie intensive rimangono stabili, con una percentuale pari al 3,7%, mentre aumenta l’occupazione nell’area medica.
Le regioni a rischio moderato sono 18 e 3 a rischio basso. Il report indica anche 13 regioni/province autonome che riportano una singola allerta di resilienza, mentre "nessuna riporta molteplici allerte di resilienza".
Sale ancora l'indice di contagio in Italia: nel periodo dal 6 al 19 ottobre, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,96, mentre sulla base di dati parzialmente completi e parzialmente imputati per l'ultima settimana, per i prossimi giorni è stimato un RT a 1,14.
Ha superato la soglia epidemica l'Rt basato sui casi con ricovero ospedaliero: è a 1,13 (1,07-1,19) al 19 ottobre, era a 0,89 quello segnalato nel report della settimana scorsa.
L’Iss spiega che: “La trasmissibilità stimata sui casi sintomatici è in aumento. Mentre la trasmissibilità stimata sui casi con ricovero ospedaliero, è già sopra la soglia epidemica".
In Italia, l’incidenza settimanale è in rapida risalita:
Periodo 15-21 ottobre, 34 per 100.000 abitanti;
Periodo 22-28 ottobre, 46 casi per 100.000 abitanti.
Anche negli ospedali la situazione non è delle migliori:
in aumento i ricoveri dove il tasso di occupazione di posti letto nelle aree mediche a livello nazionale raggiunge infatti il 4,5%, mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva da parte di pazienti Covid resta stabile al 3,7%.
Visto il rapido e generalizzato aumento rispetto alla settimana precedente, l’andamento della situazione epidemiologica richiede estrema attenzione e un monitoraggio costante.
Altro nodo critico riguarda il forte aumento il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione, anche se, rispetto alla settimana. Secondo i dati forniti dall'Istituto superiore di sanità si evince che:
- Al momento resta "stabile la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento" dei contatti (ora pari al 33% ed erano il 33% anche la scorsa settimana);
- Stabile anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (47%);
- In lieve aumento la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (20% contro 19%).
TERZA DOSE
Al fine di garantire una copertura vaccinale più efficace, per il mantenimento di un'adeguata risposta immunitaria, la terza dose sembrerebbe uno degli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti.
E’ necessario continuare a mantenere attivo il tracciamento dei contatti di casi Covid, anche attraverso la collaborazione attiva dei cittadini.
La principale preoccupazione è strettamente legata al fatto che nel Paese si presenta un forte aumento di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione.