La valutazione in senso pedagogico è un fenomeno complesso che non si riduce a un solo momento, ma accompagna l’intero processo formativo indicando una descrizione qualitativa e quantitativa dei comportamenti degli allievi, su cui si esprimono dei giudizi.
La valutazione può generare considerevoli conseguenze nel percorso formativo individuale, sia esso positivo o negativo, A ciò va aggiunto che lo stesso studente può, in modo del tutto imprevedibile e singolare, sentirsi incentivato o viceversa scoraggiato dal giudizio ricevuto, tanto da modificare il proprio modo di relazionarsi con i pari e/o con i docenti, la valutazione Scolastica deve essere intesa come «interpretazione dei dati raccolti attraverso la verifica delle performance degli allievi.
I criteri di valutazione utili possono essere:
Criterio assoluto predeterminato e basato sul rendimento atteso di ciascun alunno, indipendentemente da qualsiasi altro fattore;
criterio individuale, che tiene conto dei livelli di partenza dell’alunno e dei progressi conseguiti;
criterio relativo, basato sul confronto tra la prestazione del singolo e quella della classe e delle classi tra loro.
Le fasi della valutazione si suddividono in:
diagnostica;
formativa;
finale.
Talvolta bisogna individuare alcuni fattori psicologici ed emotivi che possono influenzare la valutazione da parte del docente:
l’effetto alone, che è il condizionamento di valutazioni precedenti;
l’effetto contrasto, cioè il condizionamento di standard ideali di prestazioni;
l’effetto stereotipia, che è il condizionamento ad opinione generalizzata originaria;
l’effetto pigmalione, dovuto ad aspettative di prestazione.
Per evitare tutto ciò, bisogna ricorrere ad una valutazione analitica ed alla valutazione olistica.
A questo punto viene richiesto al docente:
corresponsabilità (nel team docente)
coerenza (con gli obiettivi e le attività programmate);
trasparenza (intesa come chiarezza, semplicità ed esplicitazione dei percorsi).
Per ogni tipologia delle abilità da rilevare o didattica da svolgere, viene chiesto di utilizzare una modalità omologa a quel tipo specifico di funzione.