è caccia all’autore delle scritte davanti ad una scuola di Arezzo. Il vicesindaco promette guerra ai “no vax”
È caccia all’autore delle scritte riprodotte sul pavimento di fronte alla scuola in Via Tricca di Arezzo. La scoperta è stata fatta dal personale scolastico nella mattinata di ieri 30 novembre prima dell’inizio delle lezioni. Le scritte di colore rosso oltre a screditare l’efficacia del vaccino lo descrivono come potenziale causa di morte. Infatti la scritta riporta testuali parole “I vaccini uccidono, salva tuo figlio”. Scattato l’allarme sul posto sono intervenuti la Polizia municipale di Arezzo e il personale della Polizia di Stato nonché la Digos di Arezzo e la polizia Scientifica che ha effettuato i rilievi del caso.
Secondo quanto emerge, anche se è tutto da verificare, sembra che il gesto sia attribuibile ad un gruppo di “no vax”.
Ad avvalorare questa tesi sono i chiari riferimenti alla costituzione, nella fattispecie l'articolo 32. Un fatto alquanto increscioso che precede di pochi giorni il via libera alla vaccinazione dei bambini dai 5 agli 11 anni la cui decisione definitiva è attesa nella giornata di oggi.
Dopo i rilievi sul posto le scritte sono state cancellate dagli addetti comunali. Duro il vicesindaco Lucia Tanti che così ha commentato: “Le abbiamo cancellate e le ricancelleremo se riappariranno. Da parte mia sarà guerra”. “Io sono veramente sconcertata – ha aggiunto il vicesindaco - Peraltro una corretta informazione è essenziale per l’uscita dalla pandemia. Chi ha fatto un gesto del genere è uno sconsiderato e un delinquente. Quanto accaduto è intollerabile. L’irresponsabilità nociva di pochi incoscienti – ha scritto successivamente in una nota – rischia di vanificare i sacrifici che da quasi due anni la stragrande maggioranza di noi tutti sta facendo. Nel proprio privato, nella propria attività, nei propri ruoli istituzionali. Non possiamo più tollerare campagne superficiali e infondate che mettono a repentaglio la sicurezza delle comunità. Spero che i responsabili vengano individuati al più presto. E al più presto venga fermata questa onda di sconsideratezza e incoscienza. Ne va della salute di tutti”.
di EUGENIO FRANCESCO PIEMONTESE