La senatrice Maria Laura Mantovani afferma che le piattaforme utilizzate per lo svolgimento della didattica a distanza hanno violato la privacy degli studenti
In seguito a una denuncia lanciata da “ Human Rights Watch”, la maggiore organizzazione per la difesa dei diritti umani che ha sede negli Stati uniti, la senatrice Maria Laura Mantovani, componente del direttivo M5S a Palazzo Madama, afferma che le piattaforme utilizzate per lo svolgimento della didattica a distanza hanno violato la privacy degli studenti.
Infatti sembrerebbe che app e siti web utilizzati dagli studenti durante la pandemia per la didattica a distanza abbiano monitorato il comportamento di milioni di ragazzi. A tal proposito, la senatrice sostiene:“49 Paesi in totale, fra cui l’Italia, hanno fatto ricorso a prodotti digitali che sono stati in grado di monitorare i minori senza consenso alcuno. I nostri studenti sono stati profilati a scopo commerciale, e questo è un fatto grave. Ancora una volta arriva una conferma sul fatto che i giganti del web agiscano con troppa libertà e pieghino anche le istituzioni ai loro obiettivi di business, perfino a danno dei minori”.
Le informazioni raccolte potrebbero essere usate per individuare gli interessi degli studenti e cosa vorrebbero acquistare e anche per proporre campagne pubblicitarie. Inoltre, alcune app memorizzano il testo digitato, ancor prima che venga inviato ai docenti.
Infine, Maria Laura Mantovani conclude, affermando che tutti i 49 Paesi esaminati in questo rapporto hanno approvato almeno un prodotto di tecnologia dell’educazione che ha messo a rischio i diritti dei più piccoli. Pertanto, l’ HRW invita gli Stati coinvolti ad adottare leggi per prevenire simili abusi. Anche l’Italia deve agire con la massima fermezza a tutela della privacy di tutti gli studenti. Non è dunque rassicurante leggere che il ministro Bianchi vuole rivolgersi proprio alle aziende del sistema globale accusate da Human Rights Watch, per formare 650 mila insegnanti alle nuove competenze digitali e al futuro dell’interconnessione globale. Pertanto, nei prossimi giorni, la senatrice presenterà un’interrogazione al Senato su questa questione.
di ISABELLA CASTAGNA
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