Da oltre quindici anni per i lavoratori della scuola esiste un Fondo Scuola ESPERO, una forma di risparmio previdenziale con un piccolo accantonamento mensile.
Capiamo come funziona: se un insegnante guadagna 1.500euro lordi mensili e decide di aderire al Fondo Espero con la quota base, nel suo Fondo Pensione troverà accantonati 30 euro, di cui 15 del suo stipendio e 15 versati dal datore di lavoro, oltre alla quota di TFR.
In base a un accordo contrattuale, secondo cui solo chi ha il contratto di lavoro della scuola può accedere ad Espero, su un versamento dell’ 1% dello stipendio del lavoratore, il datore di lavoro versa un ulteriore 1% a suo carico.
È importante sapere che questa forma di risparmio prevede un trattamento fiscale di favore, che consiste nell’ esenzione di tassazione sugli importi versati, solo per chi aderisce oggi. Inoltre, al momento del pensionamento, la tassazione sarà molto più bassa rispetto a qualunque altra forma di risparmio e alla tassazione del reddito.
Ad oggi sono 115mila i lavoratori che hanno aderito al Fondo Scuola ESPERO e 15mila quelli che sono andati in pensione, potendo usufruire del proprio risparmio.
di ISABELLA CASTAGNA
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