La nota dell’USR per la Lombardia

L’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia ha pubblicato un vademecum con alcune buone prassi per un corretto svolgimento dell'esame di stato alunni in ospedale o in carcere.
Il Dirigente scolastico e il Consiglio di classe segnalano la storia scolastica dell’allievo in ospedale o in istruzione domiciliare in modo compiuto ed esaustivo, a tutela della privacy consegnandola in plico distinto e chiuso al Presidente della Commissione d’esame unitamente al documento del 15 maggio previsto per l’intera classe.
Per gli alunni e per gli studenti costretti all’isolamento, in ospedale o in Istruzione domiciliare, per immunodepressione grave, si ricorda l’importanza di far svolgere le prove in una stanza predisposta all’uopo, che garantisca l’isolamento e al contempo la sorveglianza. Per gli allievi con fobia sociale importante, certificata da personale medico specialistico, le prove devono essere comunque svolte con la sorveglianza dei docenti della commissione individuati a tal fine dal Presidente della Commissione.
Il Dirigente scolastico e il Consiglio di classe verificano l’avvenuta effettuazione delle prove INVALSI e, per la Secondaria di II grado, la corretta compilazione del Curriculum dello studente secondo modalità, organizzazione e tempi compatibili con il decorso della malattia del candidato.
Il Dirigente scolastico e i docenti del Consiglio di classe verificano per tempo l’efficacia della connettività e la disponibilità di una stampante che consenta la riproduzione rapida e corretta delle prove.
Nella nota si precisa che Scuola in Ospedale e Istruzione Domiciliare non comportano prove differenti rispetto a quelle previste per la classe e che per essere ammessi a sostenere l’esame di stato gli obiettivi minimi previsti per ciascuna materia del curriculum devono essere stati raggiunti.
di VALENTINA ZIN
contatti: redazione@ascuolaoggi.it - info@ascuolaoggi.it