L’incontro di giovedì 5 ottobre è stato il primo di una serie di appuntamenti in cui finalmente, dopo due anni di richieste e sollecitazioni, il Ministero ha aperto un vero confronto tecnico sulle procedure informatizzate di nomina dei supplenti.
Le proposte correttive che ha formulato il sindacato FLC CGIL, insieme alle altre organizzazioni sindacali, sono state al centro di questo confronto.
Infatti, lo stesso sindacato, ha messo in fila le principali criticità che devono essere affrontate e risolte se si vuole rendere efficace il sistema e garantire trasparenza e diritti dei docenti precari:
corretta gestione delle riserve legate alla Legge 68/99 e delle altre riserve previste dalla normativa: l’obiettivo è fare una sintesi equilibrata tra il diritto del riservista e quello di chi è inserito in una specifica graduatoria e fascia.
gestione delle precedenze legate alla Legge 104/1992: anche in questo caso bisogna trovare l’equilibrio nell’applicazione della precedenza, evitando che essa consenta di scavalcare intere graduatorie e relative fasce. Il sistema informatizzato deve riprodurre in maniera più fedele la gestione delle precedenze che si operava con le nomine in presenza.
gestione degli spezzoni: riteniamo indispensabile programmare il software in maniera da riuscire ad associare gli spezzoni sulla base delle richieste formulate dai lavoratori. Questo dovrebbe avvenire già nella fase informatizzata, diversamente i lavoratori saranno comunque penalizzati, perché una volta terminato il turno gli uffici potranno assegnare solo spezzoni residuali. Riteniamo inoltre che si debba semplificare la richiesta di assegnazione degli spezzoni, rendendola più semplice e sintetica.
sempre in merito al completamento: il combinato disposto del funzionamento del software, delle previsioni dell'OM 112 e della nota 28597 al punto 2.2 (che prevede che gli spezzoni fino a 6 ore possano essere attribuiti ai supplenti che devono completare solo se provvisti di abilitazione) sta creando un forte disagio economico e sociale ai supplenti. Infatti la rinuncia allo spezzone per il supplente non è possibile, in quanto sarebbe sanzionato. Il software non lo fa completare. L'OM 112 non prevede il frazionamento di posti interi e da ultimo l'accesso agli spezzoni di 6 ore rimane estremamente difficile. In questo contesto molti lavoratori (di cui una parte considerevole sono donne e madri) vengono costretti a lavorare con stipendi insostenibili per il caro vita e le spese che devono affrontare.
inserimento dei posti disponibili: è il punto cruciale delle operazioni informatizzate, senza un efficientamento di questo passaggio l'informatizzazione risulta monca. Per questo bisogna velocizzare l'inserimento delle cattedre disponibili in organico di diritto (che residuano dopo le immissioni in ruolo e sono frutto di rinunce non comunicate) e l'inserimento e controllo dei posti disponibili in organico di fatto a cura delle scuole con un software efficiente e semplice. A questo si collega l'esigenza di formazione del personale delle scuole e degli Uffici territoriali.
è stato inoltre chiesto di sperimentare insieme al gestore le modifiche apportate al software, in pratica serve una fase di collaudo del sistema.
Bisogna avere garanzie sul funzionamento del software e intervenire in caso di problemi prima che lo stesso venga usato ai lavoratori, non scoprire i problemi a procedura avviata.
occorre trovare il modo per rendere trasparente e tempestivo l’elenco delle sedi esprimibili, evitando il meccanismo della compilazione “al buio” delle istanze.
“Le nostre proposte sono andate nel merito dei problemi riscontrati, abbiamo avanzato proposte concrete che consentirebbero di risolvere la maggior parte delle criticità emerse.
Siamo ora in attesa che il Ministero ci dia un riscontro sulle proposte avanzate.
Il confronto proseguirà giovedì 13 con un focus sulle GPS che abbraccerà tutti gli aspetti relativi al funzionamento delle graduatorie provinciali delle supplenze: tempistica, compilazione, errori ricorrenti, regole che governano la gestione delle supplenze.”
di VALENTINA ZIN
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