Ad oggi il concorso è stato rinviato, quando si farà?

È dal 2019 che si attende il concorso per i docenti di religione cattolica, ma ancora oggi in merito nessuna certezza, si spera possa svolgersi entro il 2023.
Purtroppo, al momento il concorso per docenti di religione cattolica, con il decreto milleproroghe, è stato rinviato, lasciando la possibilità che possa essere bandito entro la fine del 2023.
Il decreto milleproroghe prevede la possibilità di emanare due procedure concorsuali per coprire il 50% dei posti liberi e vacanti negli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 e 2024/2025, da assegnare ai docenti con tre anni d’incarico e il restante 50% ai docenti partecipano alla procedura ordinaria.
Requisiti richiesti
Per partecipare al concorso ordinario uno dei requisiti assolutamente necessari, è la certificazione d’idoneità diocesana rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente almeno novanta giorni prima della scadenza del bando. La suddetta idoneità è rilasciata ai soggetti che sono competenti sui Precetti del cristianesimo, sugli aspetti pedagogici e che vivono in comunità secondo i dettami della fede cristiana.
Uno dei requisiti fondamentali per partecipare al concorso ordinario è la certificazione d’idoneità diocesana che deve essere rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente almeno novanta giorni prima della scadenza del bando.Nello specifico, l’ idoneità può essere rilasciata a coloro che hanno competenza sui Precetti del cristianesimo, sugli aspetti pedagogici e che vivono in comunità secondo i dettami della fede cristiana.
Titoli richiesti
Per la scuola dell’infanzia e primaria è necessario avere un master specifico di secondo livello approvato dalla Conferenza Episcopale Italiana.
Per la scuola secondaria di primo e di secondo grado invece bisogna essere in possesso di uno dei seguenti titoli:
- baccalaureato conseguito presso le università pontificie,
- dottorato in teologia;
- corso di studi teologici in seminario maggiore;
- laurea magistrale in scienze religiose approvata dalla Santa Sede.
Mentre alla procedura riservata possono partecipare coloro che, oltre al riconoscimento d’idoneità rilasciato dall’ordinario diocesano, abbiano svolto almeno tre annualità di servizio, anche non consecutive, nelle scuole del sistema nazionale d’istruzione.
di ISABELLA CASTAGNA
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