
E’ accaduto sul treno regionale che porta pendolari e studenti da Arenzano a Genova. La vittima è l’assessore del comune di Arenzano, Giovanna Damonte dipendente della Regione Liguria.
La donna vedendo due giovani, un ragazzo e una ragazza forse minorenne, senza mascherina li ha invitati ad indossarla e mentre il ragazzo risponde di "non averla nemmeno in tasca" e accetta quella che gli offre la signora, ringraziando, la ragazzina invece prima ha offeso la donna e poi le si è scagliata contro colpendola con schiaffi e pugni. Non appena il treno si è fermato i due si sono dileguati lasciando la povera donna a terra, subito soccorsa dai presenti. Il risultato di tanta violenza è stato un occhio nero e 20 giorni di prognosi. Secondo quanto appreso, Damonte ha sporto querela ed è in attesa che la Polfer, già al lavoro, identifichi la coppia scappata a gambe levate dopo il pestaggio. Solidarietà ha espresso il governatore della Liguria Giovanni Toti che l'ha definito "un episodio di violenza inaccettabile e da condannare fermamente.
Quando capiremo che il nemico da combattere è il Covid sarà sempre troppo tardi". Raffaella Paita (Iv) ha sottolineato: "La violenza e imbarbarimento che caratterizza ormai i vari fenomeni di opposizione provocati dall'applicazione delle norme contro il Covid lasciano sgomenti. Si tratta di una deriva che deve essere arrestata al più presto" mentre Il Pd parla di "un atto di violenza ingiustificato, ingiustificabile e vergognoso". Assoutenti, ha chiesto il daspo anche sui mezzi pubblici come treni e bus anche nei confronti degli aggressori dell'assessora Damonte, e di tutti coloro che non rispettano le norme sul Covid, a partire da quella sull'uso della mascherina". Anche il Consiglio regionale ha voluto offrire la propria solidarietà all’assessore Damonte "che ha compiuto un atto civico a tutela della salute della comunità e della legge".
di MARIA SQUILLARO