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Assegnazione provvisoria o utilizzazione? Facciamo chiarezza sulle novità del triennio 25/28

Aggiornamento: 18 ore fa

Il docente in alcuni casi può presentare entrambe le domande, assegnazione e utilizzazione, nel caso 4 del presente articolo riportiamo un esempio pratico...


Ogni anno, per migliaia di insegnanti e personale scolastico, arriva il momento delle domande di mobilità: trasferimenti, utilizzazioni, assegnazioni provvisorie. Sono occasioni importanti per conciliare esigenze professionali e personali, ma spesso anche fonte di dubbi e incertezze.

L’incontro che si è tenuto al MIM il 4 giugno ha creato una base di partenza per le interessanti novità che riguarderanno il triennio 2025/2026, 2026/2027, 2027/2028. Ma già dalla prossima settimana gli incontri stabiliti in calendario daranno ulteriori riscontri e maggiore chiarezza sugli argomenti di assegnazione provvisoria e Utilizzazioni.  Saranno molteplici gli argomenti discussi prossimamente, si parlerà dei requisiti per fare domanda, quindi, chi potrà farla, deroghe e rinnovo contrattuale per l’annualità, verranno discussi i casi in cui in una famiglia ci sono figli minori di 16 anni o genitori ultra 65enni

Chiariamo due importanti aspetti:

Che cos’è l’assegnazione provvisoria?

L’assegnazione provvisoria è un movimento annuale che consente agli insegnanti e al personale scolastico di ottenere un incarico temporaneo in una provincia diversa da quella di titolarità. La sua principale caratteristica è che risponde a esigenze personali o familiari importanti, come ad esempio il ricongiungimento con i figli, il coniuge o convivente, o gravi motivi di salute propri o di familiari.

Tuttavia, per presentare domanda, è necessario rientrare nelle categorie previste dal Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI), come genitori di figli minori o persone con disabilità grave.

Che cos’è l'utilizzazione ?

L'utilizzazione è un movimento che consente al docente di prestare servizio in un posto diverso da quello di titolarità, ma nella stessa provincia o in una provincia diversa, a seconda del tipo di utilizzazione, senza però cambiare la propria sede di titolarità.

Questa opzione è generalmente richiesta dai docenti in condizioni particolari, come i soprannumerari, quelli trasferiti d’ufficio o in esubero provinciale.

Un altro dato da non sottovalutare, di cui siamo già a conoscenza sono il numero di preferenze da poter esprimere: 

Sappiamo con certezza che possono essere dichiarate: 

  • 15 preferenze per le scuole secondarie di I e II grado 

  •  26 preferenze per l’infanzia e la primaria

Come presentare la domanda?

Le domande di assegnazione provvisoria e utilizzazione si presentano esclusivamente online, attraverso il portale Istanze Online del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Le novità riguarderanno diversi casi nei quali un docente in fase di assegnazione provvisoria o utilizzazione potrebbe ritrovarsi: 

CASO 1 : In fase di compilazione della domanda è fondamentale indicare correttamente il codice meccanografico della scuola desiderata. Se la scuola ha più plessi o sedi, si può scegliere tra:

  • Codice puntuale, che identifica una singola scuola/plesso,

  • Codice sintetico, che identifica un insieme di plessi o scuole dello stesso comune.

CASO 2 : Nello specifico delle UTILIZZAZIONI:  Il docente può chiedere che venga riconosciuto il requisito di Professionalità, se ad esempio il docente è in possesso di una seconda abilitazione/specializzazione (es. titolo su sostegno) può chiedere che venga utilizzato su posto comune 

CASO 3: Se un aspirante ha i requisiti per entrambe le procedure, può fare domanda per entrambe le posizioni? La risposta è sì.

Affermativa sia per la stessa provincia, o una delle due.

IN QUESTO CASO È AUSPICABILE LA SCELTA PIÙ CONVENIENTE, OVVERO LA POSIZIONE NELLA QUALE RIUSCIAMO A MANTENERE CONTINUITÀ DEL SERVIZIO SENZA PERDITA DEL PUNTEGGIO. 


CHI HA LA PRECEDENZA?

Ha la precedenza assoluta, indipendentemente dal punteggio, chi si rientra in queste categorie:

  • NON VEDENTI

  • EMODIALIZZATI

  • DISABILITÀ PERSONALI o cure continuative

  • ART.21/104 INVALIDITÀ SUP AI ⅔

  • docenti non disabile che NECESSITA DI CURE SPECIFICHE (AD. ESEMPIO CHEMIOTERAPIE…)


CASO 4: Se un docente ha la titolarità in prov. di Milano, essendo nelle condizioni di presentare domanda di assegnazione provvisoria farà domanda nella provincia di Cosenza. Ma la sua classe di concorso  essendo in esubero e si trova nella condizione di essere in sovrannumero, può presentare domanda di utilizzazione nella provincia di Catanzaro. 

(IN QUESTO CASO LE PROCEDURE SARANNO ELABORATE DA 2 UFFICI SCOLASTICI DIFFERENTI ). 

Se le due procedure andranno a buon fine entrambe sarà il regolamento, che si discuterà a breve, a delineare quale delle due sarà scelta o se la scelta spetterà al docente.


CASO 5: Il comune deve avere la disponibilità della struttura affinché il docente possa usufruire dei servizi richiesti?

Se il comune non dispone della struttura (es. azienda ospedaliera), ma è disponibile in un comune vicino, allora il docente potrà chiedere di essere assegnato al plesso della scuola situato nel comune vicino, dove è possibile ricevere le cure necessarie.


UNICA REGOLA QUESTE ESIGENZE DEVONO AVERE APPOSITA CERTIFICAZIONE, PERCHÈ ALTRIMENTI LE DOMANDE SONO A RISCHIO RIGETTO. 

ABREVE FORNIREMO DELLE FAQ AGGIORNATE




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