SE SUPERANO I 3 MESI VERRÀ CONSIDERATO COME TIROCINIO
Da gennaio, con la ripresa delle lezioni, l’obbligo vaccinale in vigore dal 15 dicembre metterà in serie difficoltà le scuole che rischiano di rimanere senza docenti e personale Ata.
Il presidente di Anp, Antonello Giannelli, al Corriere della Sera, ha spiegato che:
“è ipotizzabile che circa 10mila docenti non si vaccineranno, ma si tratta di un calcolo ottimistico, la cifra potrebbe essere vicina ai 30mila”.
In Alto Adige, il Presidente del corso di laurea in Scienze della Formazione, Paul Videsott, ha preparato i suoi studenti per un eventuale copertura di ore di docenza nella scuola dell’infanzia e nella primaria:
“L’idea è di spostare le lezioni del mattino al pomeriggio, in modo da consentire alle studentesse di garantire le supplenze. Non serve alcun accordo specifico, applichiamo il regolamento già in essere per le supplenze. Del resto il quinto anno più che sulle lezioni in aula, punta molto sul tirocinio. Se le studentesse accetteranno di fare supplenza per un periodo di oltre tre mesi, verrà loro riconosciuto come tirocinio. Chi vorrà potrà fare una supplenza, se sarà di tre mesi sarà riconosciuta come tirocinio”.
Il numero dei docenti non vaccinati ai quali sono stati recapitati gli avvisi al momento sono;
65 nella scuola italiana,
40 in quella ladina,
654 in quella tedesca.
di CARLO VARALLO
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