BookCity Milano da oltre dieci anni è uno dei principali eventi di riferimento nel panorama italiano della promozione del libro, della lettura e della filiera editoriale
Il Centro per il libro e la lettura rinnova per il secondo anno consecutivo il suo sostegno a BookCity Milano, da oltre dieci anni uno dei principali eventi di riferimento nel panorama italiano della promozione del libro, della lettura e della filiera editoriale. Giunta alla sua dodicesima edizione, anche quest’anno la manifestazione milanese (qui il programma) dedica ampio spazio alle iniziative e alle attività del Centro, con cui promuove due appuntamenti e la serata inaugurale della manifestazione mercoledì 15 novembre al Teatro Dal Verme.
Il primo appuntamento del Centro, tra le anticipazioni di Aspettando BookCity Milano, è un convegno scientifico destinato a studiosi e insegnanti sulla lettura de Lo hobbit di John Ronald Reuel Tolkien, nella ricorrenza del doppio cinquantenario della traduzione italiana del romanzo e della scomparsa del suo autore. Si svolge lunedì 13 novembre (h 9-13) alla Biblioteca Sormani e rappresenta anche l’evento inaugurale della settimana di Libriamoci, l’iniziativa di promozione della lettura nelle scuole organizzata dal Centro per il libro e la lettura, il cui tema portante di quest’anno sarà “Se leggi ti lib(e)ri”, con riferimento al verbo librarsi con la fantasia e con ampio spazio alla letteratura fantastica. Dopo il video saluto del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano ed il saluto del Sottosegretario di Stato al Ministero del Merito e dell’Istruzione Paola Frassinetti, il convegno vede alternarsi gli interventi degli studiosi Piero Boitani (Università “La Sapienza” di Roma), Carlo Pagetti (Università degli Studi di Milano); Giuseppe Pezzini (Università di Oxford), Roberta Capelli (Università di Trento), Oriana Palusci (Istituto Orientale di Napoli) e Maria Elena Ruggerini (Università di Cagliari). Interviene, introduce e modera Oronzo Cilli, scrittore e curatore della seconda edizione de Lo hobbit annotato (2004).