Ieri, venerdì 10 dicembre, in molte città del nord Italia gli studenti, a causa della temperatura troppo bassa, non hanno potuto seguire le lezioni, perché la temperatura è arrivata anche a 10 gradi sotto zero.
La maggior parte degli studenti è stata costretta ad abbandonare le scuole, in quanto, in base al DPR del 18 dicembre 1975, la temperatura minima negli ambienti scolastici, durante il periodo invernale, deve essere di 18°c.
A tal proposito, il coordinatore del sindacato studentesco Unione degli studenti, Luca Redolfi, ha sottolineato che “la problematica del sottofinanziamento nelle scuole provoca grossi disagi agli studenti”, continua ancora dicendo che “è inconcepibile che la temperatura della scuola diventi un ostacolo per lo svolgimento delle lezioni”.
Uno studente del Liceo Parini di Milano, Simone Botti, che ieri ha partecipato allo sciopero, sostiene che gli studenti hanno ragione di scioperare perché “le condizioni in cui versa la scuola sono inaccettabili”.
Redolfi conclude dicendo che: “il sindacato continuerà a mobilitarsi ogni qualvolta sarà necessario, attraverso scioperi e facendo richiesta di confronto con province e regioni in modo da poter ottenere una risoluzione per le scuole che vada a migliorarne la qualità”.
di ISABELLA CASTAGNA
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