Collaborazione per la scolarizzazione degli studenti Ucraini accolti in Italia
Ad un mese dall’inizio del conflitto tra la Russia e l’Ucraina, scopriamo che i ragazzi ospitati in Italia fanno anche la Dad con docenti rimasti in Patria.
A dichiararlo è l’ex ispettore Raffaele Iosa che qualche giorno fa in un webinar con un gruppo di Dirigenti Scolastici, dove una di loro ha testimoniato la propria esperienza raccontando che due studenti Ucraini da poco arrivati in Italia, hanno chiesto alla DS un orario che possa permettere loro di collegarsi con l’insegnante Ucraina.
La stessa situazione viene riferita da altri Dirigenti Scolastici, facendo commuovere l’ex ispettore, pensando che ciò succede a nemmeno un mese dall’inizio del conflitto.
Come funziona?
Un quarto d’ora prima arriva un sms per informare che l’insegnante è pronta, poi il collegamento, immaginando i docenti costretti a nascondersi per dare uno scorcio di normalità ai ragazzi dall’altra parte del pc, ma gli sguardi sicuramente non possono mentire.
Lo scorso 16 marzo, il Ministro Bianchi, in un comunicato ha dichiarato che insieme al collega Ucraino Skharlet, si è concordata una collaborazione per la scolarizzazione degli studenti con tutte le modalità possibili, inclusa quella on-line, oltre all’aiuto sociale e psicologico necessario.
di CARLO VARALLO
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